Occorre costruire un percorso personale che faccia leva sulle tue unicità - competenze, valori e passioni - per delineare una strategia con obiettivi e interlocutori
1. Conosci te stesso. La massima greca è fondamentale per capire qual è la tua attitudine al cambiamento e per affrontare subito paure e resistenze. Spesso si invita a seguire le proprie passioni, ma potrebbe essere un suggerimento inadeguato. Il mix vincente è riuscire a rispondere bene contemporaneamente alle domande: «Cosa vorrei veramente fare?» e «Cosa so fare meglio?». Comprendere e coltivare insieme ideali e competenze: ecco le fondamenta della strategia per abbandonare il posto fisso.
2. Pianifica. Due sono le aree che devi presidiare bene: il personal brand e il tuo modello di business.
Di personal branding si discute molto (anche su Centodieci): credo che tu debba costruire un percorso personale che faccia leva sulle tue unicità - competenze, valori e passioni - per delineare una strategia con obiettivi e interlocutori. Ci sono alcuni strumenti che ti aiutano a farlo, tra cui ad esempio, il Personal branding canvas.
Il tuo modello di business è altrettanto importante. Dovresti riuscire a capire in modo accurato quali saranno le tue fonti di guadagno. Il mio suggerimento è di diversificare il più possibile avviando vari progetti contemporaneamente. Un esempio che mi è piaciuto e a cui mi sono ispirato è questa mappa dei ricavi dei blogger.
3. Costruisci un ecosistema. La produttività è il nemico peggiore di chi lascia un ambiente strutturato e diventa capo di se stesso. Per questo hai bisogno di ricavare degli spazi “sacri”. Il coworking è sicuramente un’ottima risposta (ad esempio TalentGarden, ImpactHub, Cowo o il milanese PianoC, la cui missione è facilitare l’incontro tra donne e lavoro).
Il secondo aspetto del tuo nuovo ecosistema è la rete di relazioni e rapporti. Insomma il network, che è l’elemento di successo più importante in questa fase di mutamento continuo del terreno di gioco. L’essere in un coworking e gestire bene la tua presenza web sono di grande aiuto.
È importante gestire il tempo e fissare le priorità. Pianificare in modo rigoroso permetterà di lasciare libero il cervello per ciò che veramente conta
4. Genera delle nuove routine. Dicevo che la produttività è il nemico numero uno di chi lascia il posto fisso. Il tutto è aggravato dal fatto che spesso dovrai occuparti anche di incombenze operative che prima non avevi: il commercialista e la dichiarazione dei redditi sono le cose che ancora adesso mi pesano di più. È importante gestire il tempo e fissare le priorità. Pianificare in modo rigoroso sarà il tuo mantra e ti permetterà di lasciare libero il cervello per ciò che veramente conta. Io sono diventato velocemente un geek del metodo GTD - Getting Things Done di David Allen che ha alcuni limiti ma il pregio di essere semplice: «La tua mente è fatta per avere idee, non per archiviare».
5. Controlla. Sbagliare e riprovare è da mettere in conto. Accostati con serenità e spirito zen a questi momenti per integrare velocemente nelle tue azioni gli insegnamenti che solo gli errori sanno dare, senza giudicare te stesso. Un processo di controllo e aggiustamento continuo è la tua assicurazione di successo migliore.
Tutto rose e fiori? Ovviamente no, ma nulla di cui spaventarsi. Soprattutto se è vero ciò che sostiene T. Boone Pickens, investitore e fondatore di BP Capital: «A fool with a plan can beat a genius with no plan», un pazzo con un piano può battere un genio senza un piano. Buona fortuna!