Connettere le persone, per costruire non solo spazi ma vera collaborazione
Sono un architetto e da oltre cinque anni lavoro utilizzando una metodologia chiamata Codesign, che consiste nel progettare spazi e al tempo stesso costruire le community che li vivranno. Un buon design può favorire le interazioni tra le persone e lo sviluppo di nuove idee di business, ma non sempre è sufficiente. Ogni ente, azienda o individuo che vuole creare uno spazio collaborativo deve fare un investimento per costruire una strategia di connessione tra le persone. Potete immaginare uno spazio che ispira e spinge a lavorare in modalità collaborativa?
La natura del lavoro è in evoluzione e offre un incredibile potenziale di sviluppo, dando alla persone la possibilità di condividere conoscenze e sviluppare soluzioni sistemiche a problemi comuni. Ma è anche vero che la gente è sempre più concentrata su se stessa e il proprio business. Essere coinvolti nella progettazione di uno spazio può invece diventare quel momento magico in cui lasciamo indietro le nostre esigenze individuali per cocreare un valore superiore condiviso, che servirà da solida base per la community che poi vivrà lo spazio.
Volete creare un nuovo spazio di collaborazione? O volete rigenerarne uno vecchio, magari nella vostra azienda, in chiave più collaborativa? In principio ponetevi delle semplici ma essenziali domande. Perché vogliamo creare un ambiente collaborativo? Quali spazi sono adatti e quale forma devono avere? Questi spazi devono attirare anche nuove tipologie di persone?
E poi: posso replicare tipologie già esistenti altrove? Come va integrata la tecnologia per abilitare la collaborazione, e come si sostengono nel tempo questi spazi?
Esistono due livelli di risposta, che coinvolgono metodo e forme del design.
METODOLOGIA
Per creare vera collaborazione dobbiamo coinvolgere nel processo le menti e le mani delle persone che fruiranno lo spazio, creando situazioni informali in cui tutti possano esprimere opinioni in libertà, aprendosi a nuovi modelli e possibilità, sensibilizzando sul fatto che lavorare con altri migliora la qualità del lavoro.
Chiedete ai vostri collaboratori di:
- Scattare foto e ritagliare articoli di giornali che trovano interessanti. L'ispirazione potrebbe essere un oggetto bello, un edificio, un luogo, visto in qualunque situazione, non solo in altri ambienti collaborativi. Create poi un book con tutte questi materiali da cui generare rapidamente una soluzione progettuale, integrando le competenze e gli interessi di ogni individuo del gruppo. Non ponete nessuna regola ma siate sempre aperti ai suggerimenti.
- Prendere parte al processo di realizzazione dello spazio secondo il metodo “learning by doing”. Possono fare qualcosa di semplice, come dipingere un muro, così da creare senso di appartenenza, identità e veder crescere l’orgoglio verso quello spazio
- Utilizzare la loro creatività per connettersi con le altre persone, condividendo idee e trasformando di forma o significato oggetti o spazi, ad esempio le pareti in lavagne, creare delle mappe con foto di persone e le loro informazioni/dettagli, posizionare comodi divani in modo sparpagliato per creare aree informali, appendere annunci di eventi, disporre un angolo caffè.
- Organizzare dei momenti conviviali (pranzi, aperitivi, cene) per condividere informazioni, idee e feedback.