Costruire un buon team può essere estremamente complesso: un classico errore è mettere assieme una serie di persone che magari vanno d’accordo tra loro ma hanno competenze sovrapponibili. In ogni caso, chiunque partecipi alla creazione di un gruppo di lavoro efficace dovrebbe tenere a mente 5 caratteristiche chiave, che dovrebbe essere cura di tutti implementare. E i loro risultati concreti e visibili.
Caratteristiche

  1. Sicurezza
    Sentirsi al sicuro è il contrario di sentirsi a disagio: si può comunicare, si può discutere, si può essere d’accordo o non esserlo senza che questo rechi danni all’individuo o al progetto.
  2. Affidabilità
    Se si promette si mantiene, sempre: non esistono vie di mezzo. Può capitare di essere in ritardo o avere un problema, e lo si dice senza mezzi termini. Non ci si nasconde.
  3. Struttura e chiarezza
    Se non conosci il tuo ruolo all’interno di un team non c’è oggettivamente molto che tu possa fare, navigherai in acqua incerte. Ognuno deve essere perfettamente a conoscenza delle sue mansioni e della sua parte da giocare.
  4. Significato
    Ci deve essere un investimento cerebrale ed emotivo da parte di tutti nel raggiungimento di un obiettivo comune. Ciò che viene fatto deve essere significativo, altrimenti a venir meno è la motivazione. Senza cui solitamente non si va molto lontano.
  5. Impatto
    Deve esistere la percezione dell’impatto del proprio lavoro: quel che si fa non si fa per niente, o per nessuno. Il proprio compito necessita coinvolgimento umano e professionale. A tutto campo.

Risultati

  1. Ognuno si assume le sue responsabilità
    Se sai qual è il tuo dovere e non lo fai, un certo senso di colpa può e dovrebbe nascere. Chi sbaglia lo dice, lo ammette senza sotterfugi.
  2. Si è migliori partner dei propri colleghi
    Da rapporti trasparenti nascono altri rapporti trasparenti. Stare assieme diventa non soltanto l’occasione per lavorare ma per approfondire un legame.
  3. C’è un turnover limitato o assente
    Le gente resta in azienda, o alla compagnia. Non se ne va, non cerca altrove. Sta bene ed è soddisfatta.
  4. Nasce apertura alle idee altrui
    L’arroganza lascia il posto alla consapevolezza: si conoscono i propri limiti e i propri talenti, dunque ascoltare diventa più facile, e non ci si sente più minacciati dalla diversità.
  5. Si diventa (spontaneamente) modelli per i colleghi
    Ciascuno sta nel tracciato, ciascuno coopera e ciascuno diviene un valido punto di riferimento per la crescita dell’altro.