È noto che il proprio peggior critico sia la voce interiore che sussurra: “Non hai fatto abbastanza” oppure “non sei abbastanza”. Metterla a tacere è difficile. Quella voce ci porta spesso a essere infelici, insoddisfatti, non sufficientemente orgogliosi del nostro lavoro e delle nostre decisioni. Ecco qualche consiglio per trasformare il proprio giudice interiore in un alleato. 

  1. Elimina le parole “devo, “dovrei”, “è necessario”
    Sostituiscile con “scelgo”, “decido”, “farò”. La tua forza motrice sei tu. Ricordalo.
  2. Dì “NO” ai paragoni
    Non serve a nulla paragonarsi agli altri mettendo sulla bilancia i successi propri e quelli di chi ci sta attorno. La ruota gira. Se non è stato il tuo turno fino a questo momento, stai certo che presto lo sarà.
  3. Abbi compassione (non indulgenza) nei tuoi stessi confronti
    Se hai sbagliato, se non sei stato all’altezza della situazione… Puoi di certo migliorare ma non ti fustigare. Non serve a nessuno. Lavora per rimediare ma non abbatterti.
  4. Ricorda i traguardi che hai tagliato
    Prova a focalizzare la tua mente sul passato, per un attimo: volevi raggiungere un certo obiettivo, l’hai raggiunto. Lo stesso è accaduto per l’obiettivo successivo, e per il successivo. Se sei dove sei, è perché tante volte hai semplicemente vinto.
  5. Non essere perfezionista
    Essere ossessionati dal lavoro di lima non è necessariamente un male, a meno che non ci porti a procrastinare e rallentare lo svolgimento dei compiti quotidiani.
  6. Accetta i tuoi difetti, i tuoi errori e i tuoi fallimenti
    Ti definiscono e fanno parte di te almeno quanto i trionfi.