Tutti abbiamo delle cattive abitudini. Che si tratti di mangiare per nervosismo, stare sempre alla scrivania, fumare o fare pettegolezzi, nessuno è santo. Ecco un elenco di 6 atteggiamenti sbagliati che, però, non minano indirettamente ma direttamente il tuo lavoro quotidiano.

  1. Posponi e procrastini
    Non affronti i compiti più gravosi, ma li porti avanti all’infinito. Sai cosa? Non scompariranno perché gli ignori! Anzi, ti perseguiteranno, e diventeranno sempre più gravosi. Fa’ quel che devi, e «levatelo di torno».
  2. Parli molto, ma non dici nulla
    Mail di lunghezza ingestibile, vocali di dieci minuti, riunioni interminabili ma dove sei arrivato? Cosa hai concluso? Comunicare è straordinario, ma bisogna avere contenuti.
  3. Non hai tempo per respirare
    «Non è colpa tua»? «Sei carico»? Problema tuo, in realtà. Forse ti fai carico di troppe cose, o forse non sei in grado di gestire un flusso di lavoro compatto, senza dispersioni. Impara a dire di no, e riduci gli stimoli esterni se hai problemi di concentrazione.
  4. Sei troppo richiesto
    Potrà suonare paradossale, ma se il tuo telefono squilla non stop e qualsiasi tuo collega ti chiede incessantemente autorizzazione a procedere sul più piccolo dei task, o richiede la tua opinione non vuol dire che sei bravo. Vuol dire che non sai delegare, ossia che sei un po’ un «control freak». Responsabilizza anche gli altri, e spiega correttamente in maniera tale che le persone attorno a te siano autonome.
  5. Sei sempre in riunione
    Un po’ come nel punti 3 e 4, qui occorre dire di no, ridurre i momenti in cui ci siede a un tavolo e aumentare quelli in cui ci si trova al proprio. le riunioni sono utili, ma non se sottraggono tempo allo svolgimento dei doveri quotidiani e minacciano le deadline.
  6. Non hai chiari gli obiettivi di lungo termine
    In pratica lavori alla giornata, ma non ti è mai evidente la ragione per cui lo fai. Sei un po’ un robot, non chiedi mai «perché». Chiedilo! Darai nuova vita al più piccolo dei compiti.