Cosa ti rende felice sul lavoro? Sorprendentemente, non si tratta del successo. Non sono i soldi a renderci professionisti soddisfatti, e farci percepire come persone «realizzate». Si tratta, invece, della combinazione di tre fattori cruciali. Eccoli qui di seguito.

  1. Responsabilità positiva
    Più che di motivazione, sarebbe meglio parlare di responsabilità positiva: sentiamo di averne, ossia di essere in grado di fare la differenza per qualcosa o qualcuno, forse per tutta la collettività. Sentirsi «utili» è una molla importante, evita di percepirsi girare a vuoto.
  2. Competenza
    Se ci sentiamo bravi in quel che facciamo, Sindrome dell’impostore permettendo, siamo felici. Se sentiamo di essere competenti e versati nel nostro campo; se siamo un punto di riferimento anche per i colleghi; se crediamo che la nostra opinione abbia un peso allora le cose ci paiono girare per il verso giusto.
  3. Autonomia
    Il micromanagement di capi e colleghi può essere molto complesso da gestire e avere un impatto assai negativo sul nostro umore. Sentirsi autonomi, mostrare capacità decisionali degne di fiducia e sapersela cavare «da soli» anche in circostanze complesse fa di noi persone più serene.