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Empowerment

Impegno e lavoro ti portano dove vuoi arrivare, anche alle Olimpiadi!

Giulia Ghiretti
Di Giulia Ghiretti
Mi chiamo Giulia Ghiretti, ho 22 anni, sono di Parma e studio Ingegneria Biomedica al Politecnico di Milano. A gennaio 2010 ho avuto un incidente durante un allenamento di trampolino elastico, disciplina in cui ho anche indossato la maglia della Nazionale. Durante un allenamento, una lesione alla colonna vertebrale mi ha cambiato la vita, togliendomi l’uso delle gambe, ma non il mio modo di essere e vivere lo sport. Mi sono tuffata in piscina e nell’acqua ho ritrovato la voglia di combattere, di competere e di vincere. Lo sport è da sempre una passione, mi ha insegnato a superare molte [...]
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Pubblicato il 01.09.2016 alle 14:15

Tanta fatica da fare: allenamenti al mattino e al pomeriggio, in acqua per dieci volte la settimana, più ore e ore di palestra. Sento male alle spalle, fino a non sentirle più, ma vado avanti, perché sono convinta che il lavoro paghi sempre, che le fatiche sono in grado di ricambiare: punto in alto, senza nascondermi. La sfida è con me stessa e con il cronometro. Andrò alle olimpiadi. Mentre lo dico è come se parlassi di un’altra persona, forse a circa un mese dalla partenza realizzo che è proprio così. Farò i 200 misti, i 100 rana, i 50 dorso e i 50 farfalla.

Il trailer ufficiale di Rio 2016 Paralympics

Ogni quattro anni c’è questo appuntamento che per un atleta significa un percorso lungo e faticoso fatto di piccoli passi: campionati italiani, europei, mondiali.
Grande emozione alla presentazione della Nazionale agli ultimi Assoluti Estivi di Bergamo: il mio nome insieme a quello dei miei compagni mi ha fatto sentire parte di una grande squadra, e forse inizio a rendermi conto di ciò che accadrà. In effetti è la prima volta che noi italiani siamo così numerosi alle Paralimpiadi di nuoto: 10 femmine e 10 maschi. Il sogno di ogni atleta si sta per avverare, anche se non riesco a rendermene conto davvero: partecipare alle Olimpiadi! L’arrivo del pacco con la divisa ufficiale, provare magliette, costumi, scarpe, guardare ogni pezzo… difficile da credere, ma è tutto vero!
In tanti mi sostengono, ognuno a suo modo:gli allenatori Max e Miki che calibrano e pensano al lavoro da fare, la società cercando risorse e ascoltando i miei bisogni, il centro medico a cui mi appoggio, Spallanzani di Parma, con una disponibilità enorme, Arena che continua a fornire materiale tecnico davvero indispensabile, e tanti che riconoscono il mio impegno e mi dimostrano la loro stima in più occasioni.

Mai dire non si può: si prova col massimo impegno e poi ciò che sarà va bene!

Chi mi dà un grande sostegno, con tanta pazienza, è la mia famiglia: stanno programmando i loro impegni estivi in funzione dei miei, sempre pronti a darmi una mano, ad ascoltarmi o semplicemente a farmi riposare e ridere anche su eventuali imprevisti. Così ho imparato a trovare la soluzione a ciò che capita senza perdere mai la speranza, la mamma dice sempre «mai dire non si può», si prova col massimo impegno e poi ciò che sarà va bene! La soddisfazione arriva puntuale quando sai che ti sei impegnata. Se un allenamento non mi soddisfa analizzo con l’aiuto dell’allenatore cosa non è andato, e riprovo fino ad essere contenta del lavoro svolto.

Mia sorella Anna mi aiuta negli allenamenti quando non sono a Milano, mio fratello Pietro mi tiene al corrente di tutto ciò che avviene in spiaggia, perché solitamente l’estate io la trascorro con loro al mare, ma quest’anno sono a Milano. Starò con loro solo pochi giorni, qualche fine settimana un po’ allungato, senza mai interrompere gli allenamenti, ma stare in famiglia è comunque rilassante! E d’estate la mia famiglia è al mare a Marina di Massa, dove ci conoscono da quando eravamo piccoli e dove ci si ritrova contornati da amici. Anche questo è impegno e, anche se non è facile, ne vale la pena per poter vivere al meglio l’esperienza olimpica.

Poi ci sono stati anche gli impegni universitari che quest’anno ho dovuto accantonare anche se qualcosina sono riuscita a fare. L’Università può attendere fino ad ottobre, ora penso solo a superare la fatica di tutti i giorni per vivere al meglio il mio sogno olimpico!

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