Immaginate di trovarvi in questo scenario apocalittico: siete in piedi in mezzo a una strada della vostra città, intorno a voi tutto è crollato o appare fortemente usurato. Per fortuna sono tutti vivi ma, oltre alle case e ai palazzi, molte delle infrastrutture di mobilità e comunicazione sono inutilizzabili. Non capite cosa sia successo, più che un terremoto sembra che il motore del tempo improvvisamente abbia accelerato e che una spaventosa usura abbia aggredito ogni cosa della vostra società: non funziona più nulla. Vi state ancora guardando intorno quando vi accorgete di avere un telefono in mano, la batteria quasi scarica, potete fare una sola chiamata. Tra i vostri più cari amici avete un affermato designer (un progettista) e un grande manager (amministratore).
Chi chiamereste per prendere in mano questa scomoda situazione?
Lasciamo sospesa per un attimo questa domanda e iniziamo a tessere un ragionamento che spero porti tutti noi, unanimemente, a dare la stessa risposta.
Recentemente, durante una riunione progettuale a TheFabLab, il laboratorio di Fabbricazione Digitale che ho co-fondato nel 2013 si è accesa una bella discussione sulla necessità di cambiare l’atteggiamento con cui pensiamo alle persone che governano le aziende. Soprattutto oggi, in cui le aziende devono ripensare a se stesse e alle proprie prassi e funzioni. Mi sembra un tema interessante e per questo riporto alcune riflessioni che sono scaturite durante e dopo la discussione, sperando possano essere utili a far partire dei cammini virtuosi di trasformazione.
La cosa che più mi ha colpito durante la discussone e che mi ha fatto riflettere, è il totale ribaltamento della prospettiva: ho sempre pensato ai manager come chi dovesse governare le aziende, mentre ai progettisti ho sempre assegnato il compito di progettare i prodotti e i servizi che la stessa azienda vuole vendere al mercato. Durante la discussione, la cosa si è ribaltata e non mi è sembrato che, nonostante questo ribaltamento la cosa funzionasse comunque, anzi meglio…
E se fossero i designer a governare le aziende, almeno o in questo momento storico, se fossero loro a definire le strategie, a tenere in mano il timone per dare un futuro alle nostre imprese? Uno degli ospiti, Giorgio De Michelis, professore di informatica teorica all’Università degli Studi di Milano e scintilla di quella discussione, a quel tavolo ha tirato fuori un’idea molto concreta e soprattuto un nome: Master in Business Design (MBD).
Perché non proporre e diffondere l’idea di un Master in Business Design (MBD), in alternativa (o a supporto) ai più classici e più conosciuti Master in Business Administration (MBA)?
Onde evitare di creare fazioni tra chi è d’accordo con questa visione e chi invece non lo è andiamo alla ricerca del significato di queste parole:
Administration = gestione, amministrazione, governo
To Manage = amministrare, gestire, dirigere
To Design = progettare, ideare, concepire
Guardando le traduzioni appena riportate, viene da pensare a quanto oggi servano nuove idee, nuovi progetti, nuovi concept per le nostre aziende che, invece, purtroppo, hanno poco da gestire e da amministrare. Oggi non servono amministratori, servono designer. Il successo dei corsi di “Design Thinking” indicano che le aziende hanno iniziato a capire questo importante cambio di prospettiva. Dobbiamo dare forza e continuità a questo atteggiamento e questo nuovo approccio.
Ora torniamo alla domanda da cui siamo partiti. Chi chiamereste, dunque?
Ora spero che si possa rispondere insieme, e all’unisono, che quando nulla più funziona, quando tutto è da reinventare, il progettista è la persona giusta da chiamare.
E ora…premete il tasto “Chiama” e buona trasformazione.


Massimo Temporelli
Laureatosi in Fisica all’Università di Milano, Massimo Temporelli ottiene nel 2000 una borsa di studio presso l’azienda ST Microelectronics, leader mondiale nel settore dei microchip, con la quale sviluppa i percorsi scientifici dei laboratori del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. La sua attività gli vale, nel 2003, la nomina a curatore […]
2017-04-20T14:30:07+02:00
2020-10-15T17:40:03+02:00