Sempre più persone nel mondo devono percorrere lunghi tragitti per arrivare al lavoro. Ci sono i superpendolari come l’americano Andy Ross, di recente raccontato da National Geographic, che tra andata e ritorno si fa otto ore di viaggio al giorno (treno, autobus e macchina) per raggiungere il suo ufficio a San Francisco. Ma anche escludendo questi casi limite, in Italia circa cinque milioni di persone prendono il treno per andare a lavoro o a scuola, e molte altre stanno oltre trenta minuti al giorno in macchina o sugli autobus.
In attesa di cambiare casa o lavoro – sempre che sia questa la soluzione migliore – dobbiamo provare a utilizzare al meglio il nostro periodo di viaggio, trasformando le ore perse in prezioso tempo guadagnato. Durante uno spostamento, soprattutto se in treno, possiamo fare molte cose: dobbiamo quindi innanzitutto capire se preferiamo sfruttare il pendolarismo per avvantaggiarci nel lavoro o nelle faccende quotidiane o se invece vogliamo usare quel tempo per svagarci o dedicarci a un nuovo hobby.
Sfruttare il tempo sui mezzi lavorando
Possiamo usare il tragitto in treno o in autobus per rispondere alle email, organizzare gli impegni lavorativi o lavorare propriamente. Anche in auto comunque possiamo svolgere delle pratiche: come suggerisce Jayson DeMers, fondatore e Ceo di Audience Bloom, invece che aspettare di arrivare in ufficio per la riunione mattutina, possiamo anticipare il tutto e renderla una conference call, utilizzando il Bluetooth dell’auto. In tal modo, arrivati in ufficio tutti sapremo da subito cosa fare. Fare telefonate di lavoro e controllare i messaggi vocali sono altre mansioni per ottimizzare il tempo passato alla guida. Allo stesso tempo, sempre per non avere poi troppe incombenze al ritorno a casa, possiamo sfruttare il viaggio di ritorno per ordinare la spesa (anche a chilometro zero, le app per questo servizio sono davvero tantissime), per pagare le bollette, controllare i nostri conti sullo smartphone, organizzare future trasferte.
Sfruttare il tempo sui mezzi dedicandoci uno spazio tutto per noi
D’altra parte, per molti il momento del viaggio verso il lavoro è l’unica occasione di avere tempo per sé stessi e le proprie passioni: la lettura di libri, giornali e riviste, la musica, le serie tv. Per chi guida ci sono i podcast, racconti solo audio su moltissimi temi e ottima alternativa alla musica. Un consiglio per chi va a lavoro in macchina è quello di trovare persone con cui fare car-pooling: risparmiamo benzina, possiamo alternarci alla guida (e quindi abbiamo tempo per sbrigare altre faccende nel tragitto) e fare nuove amicizie. L’ambiente, ovviamente, ringrazia (così come, quando possibile, se scegliete la bicicletta invece dell’auto).
Tra il lavorare e lo staccare completamente, ci sono una serie di altre attività, come iniziare a imparare una nuova lingua, usando app come Duolingo, o dedicarci alla nostra formazione, come hanno fatto queste persone raccontate dalla Bbc, tra cui Peter Yang, oggi co-fondatore di ResumeGo, che senza il tempo speso nell’andare dal New Jersey a New York non sarebbe mai riuscito a sviluppare la sua idea di business.