L’evoluzione fa il suo corso, a meno che non la arrestiamo. La crescita è un movimento molto più naturale di quanto non sembri e in realtà gli unici realmente in grado di ostacolarla siamo noi stessi con il nostro carico di tensioni e paure. Proprio queste ultime, si sa, sono spesso responsabili degli sbagli: chi è spaventato finisce per sparare nel mucchio, agire di impulso e fallire in quella che dovrebbe essere una gestione efficace delle emozioni. Ecco cinque errori da evitare a ogni costo che vogliamo cambiare, maturare e abbracciare il percorso che ci porterà a diventare chi siamo realmente.
- Essere poco concentrati
Non possiamo focalizzarci sull’obiettivo se diciamo di sì a tutto, se accettiamo passivamente ciò che accade o – peggio – non sappiamo rifiutare compiti gravosi che ci impediscono di coltivare le nostre passioni in maniera essenziale. - Travisare l’obiettivo
I nostri traguardi sono i nostri e non riguardano nessun altro. Non agiamo come agiamo per fama, per denaro, per sicurezza, per posizione: marciamo verso quella bandierina in lontananza per noi stessi e basta. Perché ci fa stare bene, perché ci aiuta a sbocciare. - Essere troppo orgogliosi
Capita di aver lavorato molto a un compito, un’idea, un documento e si esservi attaccati tenacemente. È il frutto del nostro impegno, dopotutto! Ci rappresenta. Sbagliato: impariamo a lasciare andare anche quello a cui siamo più legati, perché è sempre passibile di miglioramento. - Restare impigliati
Se qualcosa non va, se un collaboratore non funziona, se un aspetto del progetto non ci convince del tutto non restiamo in silenzio ma lavoriamo a sistemare la situazione. Se ci sentiamo bloccati, soffocati, non apprezzati nessuno ci obbliga a restare dove siamo. - Non investire nelle relazioni
Non si può mai sottolineare a sufficienza: nel mondo del lavoro non basta essere competenti, non bastano le hard skill. Occorrono le soft skill. Occorre il networking, l’empatia, la bravura nel coltivare amicizie e rapporti.