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riflessione vs opinione
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Empowerment

Nell'epoca delle opinioni impulsive, rifletti e avrai un vantaggio competitivo enorme

Lorenzo Paoli
Di Lorenzo Paoli
Lorenzo Paoli è leader in Italia nello sviluppo di abitudini efficaci a livello mentale, emozionale e comportamentale. Lavora per multinazionali come Vodafone, Footlocker, Dell, Tupperware, Molteni Farmaceutici, Elica e molte altre ed è chiamato in tutta Europa come keynote speaker sul tema dello sviluppo del potenziale attraverso le abitudini. Autore di quattro libri sul Coaching e lo sviluppo personale. È fondatore e Direttore dei Programmi Corporate in Novaxia, l’azienda di Coaching che ha sviluppato la piattaforma di formazione delle abitudini efficaci “Habit Coaching”. È anche direttore della scuola per Coach di Novaxia, Coaching University, che forma Coach professionisti in tutta Italia.
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Pubblicato il 17.04.2018 alle 14:22

Siamo in un momento magico, soprattutto per chi vuole fare business. Allo stesso tempo, siamo in un momento molto pericoloso per tutti. Forse anche complici i social media e l’abitudine a “digerire” contenuti sempre più veloci, alle persone ormai manca una competenza fondamentale per vivere bene e raggiungere grandi obiettivi: la capacità di riflessione.
La maggior parte di noi vota senza andare a leggere i programmi dei partiti politici. La maggior parte di imprenditori e manager lancia una strategia aziendale senza averne testate altre e lancia nuovi prodotti o servizi senza avere prima avere fatto sufficiente ricerca in materia. Nel mondo delle post-verità, dove le emozioni e le opinioni contano più dei fatti, questa è la tragedia: l’uomo moderno vive eternamente frustrato e rabbioso perché il mondo non va come, secondo lui, dovrebbe andare. Perché una cosa è certa: le tue opinioni ed emozioni non contano, in natura, così come nel mondo del business o nelle relazioni. Non conta che tu pensi che io non mi meriti quel posto perché ho la pelle di un altro colore o perché sono tatuato o perché semplicemente tu credi di essere più bravo: il mondo sta evolvendo e se tu ti attacchi alle tue opinioni, vivrai una vita grama, piena di risentimento e di rancore. Sì: se oggi senti un grande rancore verso il mondo, hai questa disabilità, l’incapacità di impegnarti in una riflessione profonda. Sai quante start-up ho visto cadere per mancanza di riflessione su chi fosse veramente il cliente target e cosa volesse veramente? E quante aziende perdono ogni anno grandi opportunità perché i loro manager agiscono di pancia?
Non siamo abituati a ricercare informazioni, dati reali e oggettivi e ci affidiamo al “secondo me” o a quello che dice quello che urla di più.
Non ci prendiamo il tempo per lasciare sopire le nostre emozioni del momento e ragionare, anche strategicamente, per trovare davvero la migliore soluzione. Se la tua azienda, o tu, oggi, ha problemi economici, ti chiedo: quanto tempo hai passato a fare ricerca su come migliorare la situazione? Quanto tempo hai passato a disegnare una strategia, testarla, ridisegnarla, ritestarla, cambiare i dettagli che non funzionano? Quanto tempo passi a fare Business Development, quello serio, quello che impiega anche anni a lanciare un nuovo prodotto sul mercato ma che, quando lo fa, centra quasi sempre il bersaglio perché frutto di una riflessione profonda? La tua opinione, mi dispiace, vale per una discussione da bar, ma non vale per costruire un progetto di vita, a meno che non sia basata su una profonda osservazione del mondo. Le tue emozioni del momento ti aiuteranno solo a metterti nei guai, perché prenderai decisioni che soddisfano l’emozione ma che non ti aiutano tra sei mesi, quando veramente comincerai a sentire il peso della tua decisione.
Soprattutto se hai un’azienda o sei un libero professionista, ma in generale per tutti:

  • Prenditi il tempo di fare ricerca. No, non sto parlando dell’articoletto su Facebook: ricerca vera, su fonti credibili. E tanta. Ore e ore di ricerca su un argomento, prima di agire. Il tuo progetto professionale e di vita è troppo importante per basarlo sulla prima ricetta che trovi online.
  • La tua opinione non conta. Rimani nel “qui ed ora” e impara ad osservare la realtà. Se litighi con il 50% delle persone che incontri, sei proprio sicuro che il problema siano sempre gli altri?
  • Lascia a casa le emozioni, quando prendi decisioni importanti. Le emozioni servono a scegliere cosa vuoi nella tua vita, la tua Visione aziendale, il tuo sogno. Poi devi ascoltare la tua mente e la realtà. Hai già tutte le risposte a qualsiasi obiettivo: devi però aprire gli occhi della mente e non farti prendere dalle facili sirene dell’emozione.
  • Coltiva la riflessione profonda. Fallo proprio come allenamento; prenditi del tempo, ogni giorno, per riflettere, per farti domande, invece di avere solo risposte, per mettere in dubbio le tue opinioni, per chiederti se c’è una soluzione migliore. Quasi sempre, esiste, e se la sai vedere, sarai in gradi di migliorare sempre.
  • Allena il pensiero strategico. Competenza fondamentale oggi, è poco coltivata anche in azienda, perché richiede lentezza e sperimentazione. La strategia è spesso vista come uno slogan o una serie di obiettivi, quando invece è un percorso fatto di concatenamenti logici e prove sperimentali. Una strategia però ti permette di sapere perché non stai avendo i risultati che vuoi e come riuscire ad arrivare dove desideri.

All’inizio dell’articolo ti ho detto che siamo in un momento magico. Perché? Perché chi ha questa competenza, oggi, ha un vantaggio competitivo così grande, da risultare quasi ingiusto. Chi si fa domande, invece di credere di sapere tutto, vince alla grande nel business e nella vita, mentre la concorrenza continua ad arrabbiarsi perché il mondo dovrebbe andare, secondo loro, in modo diverso. E quindi non cambia, piantando i semi del loro fallimento.

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