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Innovazione e Sostenibilità

GPT-4 vs GPT-3: cosa offre il nuovo modello di ChatGPT

Eugenio Spagnuolo
Di Eugenio Spagnuolo
Giornalista free lance, scrive di innovazione, cultura, tecnologia, blockchain. Tra le collaborazioni: Wired, Business Insider, Focus, Panorama, GQ, Vogue, Huffington Post. Cura anche corsi di argomenti vari e da qualche tempo si occupa di seo editoriale e della produzione di contenuti informativi a misura di social.
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Pubblicato il 22.03.2023 alle 9:57

OpenAI ha rilasciato l’aggiornamento del modello di apprendimento automatico su larga scala di ChatGPT che presto potrà leggere le immagini e scrivere come un essere umano.

È solo uno 0,5 di differenza: ma la storia della tecnologia ci insegna che in una minuscola progressione numerica può nascondersi una rivoluzione. È così per le versioni dei sistemi operativi di computer e smartphone. E l’intelligenza artificiale non fa eccezione: il passaggio da GPT-3,5 a GPT-4, presentato al pubblico da OpenAI qualche giorno fa, è scolpito in una serie di miglioramenti che ne decuplicano le possibilità: una su tutte, se il vecchio Chat GPT, superava un esame di abilitazione simulato con un punteggio vicino a quello del 10% dei partecipanti meno bravi al test, al contrario, il punteggio di GPT-4 è simile a quello del 10% dei migliori.

In termini pratici, questa capacità maggiore si traduce in almeno 5 differenze tra il vecchio GPT-3 e il nuovo GPT-4, che è già accessibile agli sviluppatori e, in parte, agli utenti pro di ChatGPT (l’abbonamento costa 24 euro al mese). 

Eccole:

GPT-4 è in grado di vedere e comprendere le immagini

Il cambiamento più significativo in GPT-4 è la capacità di elaborare e comprendere immagini, grazie alla sua struttura multimodale. Questo significa che l’IA sarà in grado di descrivere un’immagine con precisione, aprendo una vasta gamma di applicazioni. Ad esempio, il modello è già stato utilizzato dai non vedenti dell’associazione Be My Eyes per tradurre etichette, descrivere vestiti e leggere mappe.

GPT-4 è molto più difficile da ingannare

A differenza dei chatbot attuali, GPT-4 è stato addestrato su migliaia di avvisi dannosi che sono stati segnalati dagli utenti negli ultimi due anni a OpenAI, consentendo all’IA di rispondere in modo più obiettivo e senza farsi “fregare” da giochi di parole che ne mettevano a nudo le incongruenze. 

GPT-4 ha una memoria molto più ampia

GPT-3.5 ha un limite di 4.096 token, ovvero circa 8.000 parole, mentre GPT-4 ha un massimo di 32.768 token, corrispondenti a circa 64.000 parole. Ciò significa che l’intelligenza artificiale sarà in grado di ricordare molto di più e di tornare indietro nella conversazione per darci più sfumature su ciò che stiamo chiedendo.

GPT-4 è più… multilingue

L’intelligenza artificiale è attualmente dominata dalla lingua inglese, ma in GPT-4 le conoscenze linguistiche sono state ampliate e ChatGPT sarà in grado di rispondere a migliaia di domande a scelta multipla con alta precisione fino a 26 lingue diverse, tra cui italiano, ucraino o coreano. Sebbene, anche nella versione GPT-4, l’AI si difende meglio con le lingue romanze e germaniche.

GPT-4 avrà personalità

GPT-3 ha attualmente un solo modello di risposta, mentre GPT-4 integra la Steerability, una funzione che permette di modificarne il comportamento. Gli utenti potranno cambiare la personalità del chatbot con uno stile e un tono in base alle proprie esigenze, anche se rimane all’interno di determinati limiti. Ad esempio, possiamo chiedere a GPT-4 di comportarsi come un maestro in un gioco di ruolo o di assumere l’atteggiamento di un reclutatore per prepararci a un colloquio di lavoro. “In una conversazione casuale, la distinzione tra GPT-3.5 e GPT-4 può essere sottile”, scrivono gli sviluppatori. “La differenza emerge quando la complessità dell’attività raggiunge una soglia sufficiente: GPT-4 è più affidabile, creativo e in grado di gestire istruzioni molto più sfumate rispetto a GPT-3.5”.

Insomma, una piccola rivoluzione, in un solo 0,5 di differenza: gli evangelisti dell’IA come il blogger tecnologico Robert Scoble sono convinti che “GPT-4 sia migliore di quanto chiunque si aspetti“. Anche se l’amministratore delegato di OpenAI, Sam Altman, cerca di moderare le aspettative su GPT-4: “Le persone chiedono di essere deluse e lo saranno”. Ma, secondo attenti osservatori, in cuor suo non ci crede neppure lui. 

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