I pro e i contro di un sistema di allarme nazionale
Ad aprile il Regno Unito ha testato un messaggio per segnalare a più cittadini possibili una potenziale emergenza. Quali sono i vantaggi, e quali i problemi, di un servizio del genere?
Domenica 23 aprile 2023 alle 15 i telefoni di milioni di cittadini britannici hanno suonato con un rumore simile a una sirena della polizia, vibrando contemporaneamente per circa 10 secondi. Il suono era accompagnato da un messaggio che diceva «questo è un test di Emergency Alerts, il nuovo servizio del governo britannico che vi avviserà se ci sono nei paraggi emergenze che mettono a rischio la vita. In una vera emergenza, segui le istruzioni contenute nell’allarme per salvare te stesso e gli altri. Visita il sito gov.uk/alerts per maggiori dettagli. Questo è un test, non richiede nessuna azione da parte tua».
Con quel test, il governo britannico stava sperimentando un sistema di allarme da utilizzare in caso di grandi emergenze nazionali pericolose per la vita dei cittadini, già in parte impiegato da altri paesi come il Canada, il Giappone, la Corea del Sud e l’Olanda. Quello britannico è stato sviluppato da un’azienda di Boston, la Everbridge. Il test ha funzionato abbastanza bene, coinvolgendo circa 15 milioni di cittadini (quelli in possesso di un telefono con la connessione 4G o 5G) e rappresenta uno strumento potenzialmente molto utile, ma non privo di problemi e controversie. Proviamo a scoprire insieme vantaggi e svantaggi di servizi come Emergency Alerts.
I pro di un sistema di allarme su larga scala
- Permette di salvare delle vite. Meccanismi del genere nascono per avvisare la popolazione della presenza o dell’imminenza di una catastrofe come un incendio, un’inondazione, un’alluvione, oppure un’epidemia, e dare delle linee guida su come comportarsi. Questo può fare la differenza tra la vita e la morte per persone che, all’oscuro del problema, rischierebbero di trovarsi in mezzo a un cataclisma.
- L’utilizzo è semplice. Facile, gratuito, intuitivo. Quasi tutte le persone hanno ormai un dispositivo elettronico su cui potrebbero ricevere l’allerta. Non è necessario avere una connessione internet per essere raggiunti, basta avere un telefono compatibile (tutti quelli con tecnologia almeno 4G) acceso e non impostato in modalità aereo. Un solo messaggio per essere messi al corrente di un problema, e poter agire di conseguenza.
- Può essere usato anche a livello locale. Non è necessaria un’emergenza nazionale, anzi sistemi di allarme come questo sono ottimi per segnalare potenziali pericoli a livello locale, che interessano solo una determinata città o regione.
I contro di un sistema di allarme su larga scala
- Per alcuni potrebbe essere pericoloso ricevere il messaggio. Le persone alla guida, per esempio, potrebbero distrarsi, ma soprattutto, hanno fatto notare alcuni critici, il suono del telefono potrebbe svelare la presenza di cellulari nascosti in case di persone vittime di maltrattamenti. Teoricamente dovrebbe essere possibile disattivare questo tipo di notifiche manualmente, prima che arrivino, ma una percentuale di rischio rimane.
- C’è il rischio che si diffonda il panico. Lo strumento può essere prezioso, ma va usato con grande attenzione e parsimonia, segnalando solamente le emergenze reali, in momenti e in modalità che non causino esplosioni di panico collettivo.
- Non tutti lo riceverebbero. Come detto le condizioni per ricevere il messaggio di Emergency Alerts non sono troppo complicate, eppure ci sono ancora persone, anche in un paese come il Regno Unito, che non hanno il telefono, o che ne hanno uno vecchio, che non supporta la tecnologia necessaria. Qualcuno, quindi, sarebbe comunque tagliato fuori dal ricevere l’allarme. Ci sono poi alcuni interrogativi legati alla privacy, risolvibili però probabilmente semplicemente bloccando il servizio.