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Innovazione e Sostenibilità

Intelligenza artificiale: ecco come può migliorare l’analisi delle immagini in medicina

Eugenio Spagnuolo
Di Eugenio Spagnuolo
Giornalista free lance, scrive di innovazione, cultura, tecnologia, blockchain. Tra le collaborazioni: Wired, Business Insider, Focus, Panorama, GQ, Vogue, Huffington Post. Cura anche corsi di argomenti vari e da qualche tempo si occupa di seo editoriale e della produzione di contenuti informativi a misura di social.
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Pubblicato il 28.07.2023 alle 16:00

L'IA addestrata con schizzi a mano per riconoscere caratteristiche specifiche può rivoluzionare screening e diagnosi in campo medico. Ecco come.

Uno degli utilizzi più creativi dell’intelligenza artificiale potrebbe rivelare un potenziale inaspettato anche in campo medico. Alcuni ricercatori dell’Università del Surrey nel Regno Unito hanno sviluppato uno strumento di rilevamento degli oggetti che sfrutta i disegni fatti a mano. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il modo in cui l’intelligenza artificiale viene addestrata per identificare il cancro e altre malattie in immagini mediche. Invece di basarsi solo su descrizioni testuali, il personale medico può in pratica limitarsi a fare uno schizzo che evidenzi le caratteristiche chiave dei tumori o di altri obiettivi mentre l’IA impara col tempo a riconoscere corrispondenze specifiche con questi tratti distintivi disegnati a mano, portando a risultati di rilevamento più accurati.

L’approccio si basa sull’idea che un disegno – ma anche un semplice schizzo – contiene segnali unici che le parole da sole non possono catturare. Invece di descrivere semplicemente un oggetto target come “un tumore”, un operatore sanitario può così tratteggiare le caratteristiche specifiche di un tumore aggressivo che desidera che l’IA trovi in uno screening. “L’intelligenza artificiale viene addestrata da un disegnatore attraverso schizzi per trovare un oggetto esatto e scartarne altri”, afferma il professor Yi-Zhe Song, che sta conducendo la ricerca. “Il che può essere incredibilmente utile in medicina, trovando tumori più aggressivi”. Ad esempio, un medico potrebbe disegnare le caratteristiche di un tumore del polmone per aiutare l’IA a identificare casi con tratti simili. “Un disegno è pieno di segnali individuali che le parole non possono trasmettere in modo conciso, ribadendo la frase ‘un’immagine dipinge più di mille parole’. Per i nuovi sistemi di intelligenza artificiale, semplici parole descrittive aiutano a generare immagini, ma nessuna può esprimere i pensieri dell’utente o la corrispondenza esatta di ciò che sta cercando”.

Secondo Song, questo avrebbe anche un altro beneficio: dà agli esseri umani un maggiore controllo nell’interagire con l’IA. “La capacità dell’IA di rilevare oggetti sulla base di singoli schizzi amatoriali introduce un significativo passo avanti nello sfruttare la creatività umana in Computer Vision. Consente agli esseri umani di interagire con l’IA da una prospettiva completamente diversa, non lasciando più che sia l’IA a dettare le decisioni, ma chiedendole di farlo comportandosi esattamente come indicato, mantenendo il necessario intervento umano”. 

La ricerca sarà presentata alla prestigiosa Conferenza su Visione artificiale, modelli e riconoscimento (CVPR) del 2023, dove Song e il suo team spiegheranno in che modo la capacità dell’IA di rilevare oggetti sulla base di singoli schizzi amatoriali introduce un significativo passo avanti nello sfruttare la creatività umana in computer vision. Gli autori dello studio ritengono, infatti, che usare il disegno rappresenti un’evoluzione nello sfruttare la creatività umana nel campo della computer vision. E potrebbe portare a progressi non solo nel rilevamento del cancro, ma anche in altre aree della medicina dove sono necessarie capacità di screening altamente specifiche che spesso le parole non riescono a descrivere. 

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