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Immagine principale di: Il museo del topino Pérez a Madrid
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Arte e Cultura

Il museo del topino Pérez a Madrid

Michele Caracciolo
Di Michele Caracciolo
Giornalista professionista, bocconiano, ha lavorato vari anni nell’ufficio stampa di una multinazionale. E’ docente a contratto di comunicazione d’impresa presso l’IFM Business School di Ginevra. Abita tra Ginevra e Milano e ha collaborato con la redazione milanese dell’AFP (Agence France Presse – Class Editori), con La Stampa e Il Giornale scrivendo di sport e di viaggi. E’ membro dell’Advisory Board della Camera di Commercio Italiana per la Svizzera.
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Pubblicato il 15.12.2021 alle 9:11

La Casita-Museo de Ratón Pérez è un luogo unico che accoglie tutti i visitatori che hanno il desiderio di incontrare questo straordinario topino, madrileno e universale. Per intenderci è il personaggio immaginario che porta una monetina ai bambini quando cade un dente. La sua casa si trova nel cuore di Madrid, in Calle Arenal numero 8, vicino al Palazzo Reale e a pochi metri da Plaza Mayor e Puerta del Sol. 

Il Padre Coloma scrisse questa storia per bambini nel 1894 donandola al re bambino Alfonso XIII in occasione della perdita di uno dei suoi denti da latte. In essa l’autore descrive l’incontro di Ratón Pérez con il giovane re Bubi I e l’avventura sorprendente che hanno condiviso. Bubi era il soprannome con cui la reggente María Cristina de Hasburgo – di origine austro-ungarica – chiamava affettuosamente suo figlio re Alfonso XIII. L’opera manoscritta, con la dedica al re e rilegata in pelle verde, è conservata nel caveau della Biblioteca del Palazzo Reale di Madrid.

Il topolino Pérez e il re Bubi I hanno fatto una visita molto speciale a un ragazzo di nome Gilito durante la notte in cui Pérez ha raccolto uno dei denti da latte caduti al giovane re. Il topino ha voluto approfittare del viaggio per mostrare al piccolo re stili di vita meno fortunati attraverso l’esempio di Gilito sotto il freddo del bagliore notturno.

Nel gennaio 2003 il Comune di Madrid ha istituzionalizzato questo luogo come residenza di un personaggio così simpatico, scoprendo una targa commemorativa in suo onore sulla facciata dell’edificio. La targa gialla a forma di rombo recita: “Qui, Ratón Pérez viveva all’interno di una scatola di biscotti nella pasticceria Prast, secondo la storia che padre Coloma scrisse per il re bambino Alfonso XIII”.

Attualmente in questo luogo sono raccolte informazioni sull’opera di Coloma e sul suo tempo, riproducendo l’immagine di Ratón Pérez come lui lo descrisse: “un topino molto piccolo, con un cappello di paglia, occhiali d’oro, scarpe di tela grezza e uno zainetto rosso”. 

Ratón Pérez vive probabilmente nei sotterranei dell’edificio. E’ al primo piano dove, nel giugno 2008, la sua Casita-Museo ha aperto le porte al pubblico. Inizialmente era un luogo piccolissimo, forse il museo più piccolo del mondo. Nel maggio 2012, avendo maggiori informazioni e documentazione fornite dallo stesso Ratón Pérez sui protagonisti della storia, la loro vita e la tradizione della raccolta dei denti da latte, il museo ha ampliato le sue strutture con l’obiettivo di offrire ai visitatori una maggiore conoscenza di Pérez, delle sue origini, della sua famiglia, nonché degli artisti e scrittori che hanno avuto modo d’incontrarlo.

Potremo vedere la sua casa di famiglia, una grande scatola di biscotti Huntley, in cui risiede con sua moglie Katalina e i loro figli Adelaida, Elvira e Adolfito; la cassetta della posta attraverso la quale ragazzi e ragazze comunicano con Pérez; una riproduzione parziale del suo ufficio a grandezza umana, a cui si accede attraverso una scatola di biscotti. 

Possiamo anche conoscere altre tradizioni nella raccolta dei denti da latte. Personaggi con la stessa missione in altre parti del mondo, appartenenti alla stessa rete internazionale: Tooth Fairy (mondo anglosassone), Le Petite Souris (regioni francofone), Ratai-Chi (in oriente), e l’origine della tradizione che risale almeno ai tempi della perduta Atlantide… e altro ancora.

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