• Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Public Program
  • Lezioni Italiane
  • Argomenti
  • Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Progetti speciali
  • Lezioni Italiane
  • Public Program
  • Centodieci Extra
  • Tipo di contenuto
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Webinar
  • Eventi
Immagine principale di: Charles Dickens ha reso i personaggi delle persone
Icona
Arte e Cultura

Charles Dickens ha reso i personaggi delle persone

Giuseppe Ravera
Di Giuseppe Ravera
Pubblicitario. Dopo aver lavorato nel marketing del largo consumo di imprese multinazionali, ha realizzato progetti di editoria aziendale. Copywriter free-lance di agenzie di pubblicità, è particolarmente interessato ai processi di comunicazione finalizzati all’integrazione tra le attività on e off-line. Ha scritto di consumi e comunicazione per “Il Mulino” e per “Fausto Lupetti Editore”. Per Centodieci racconta le storie dei grandi artefici della bellezza italiana.
Scopri di più
Pubblicato il 09.06.2020 alle 7:16

[et_pb_section fb_built=”1″ admin_label=”section” _builder_version=”3.22″][et_pb_row admin_label=”row” _builder_version=”3.25″ background_size=”initial” background_position=”top_left” background_repeat=”repeat”][et_pb_column type=”4_4″ _builder_version=”3.25″ custom_padding=”|||” custom_padding__hover=”|||”][et_pb_text _builder_version=”4.4.6″]

Gli anniversari hanno questo di bello. Ci costringono a porre attenzione a persone, fatti o cose che in qualche misura hanno rilevanza nella nostra vita. Il 9 giugno di centocinquant’anni fa moriva Charles John Huffam Dickens, lo scrittore inglese capostipite di un genere letterario – il romanzo sociale – ma anche e soprattutto uno dei più importanti compagni di viaggio della nostra adolescenza. Beninteso, non tanto perché Dickens appartenga al novero degli “scrittori per ragazzi”, quanto per il fatto che tradizionalmente l’incontro con l’autore di David Copperfield e Oliver Twist avviene nella prima giovinezza, fatto salvo per Il Canto di Natale, gioiello che Disney ha trasformato in cartone amatissimo anche dai più piccoli.

Per comprendere appieno la grandezza di Dickens, in buona sostanza il motivo per cui a distanza di secoli le sue pagine sono vive e palpitanti, affidiamoci all’opinione di un altro grande scrittore di lingua inglese, l’americano Philip Roth: «La gente non legge pensando all’arte: legge pensando alle persone». Ecco il punto: Charles Dickens è uno straordinario inventore di storie al cui centro ci sono personaggi che diventano persone. È questo il segreto della grande letteratura. Dalle storie delle imprese di uomini e dèi, dal racconto di amori sofferti e perduti, sino alla denuncia del sopruso e del pregiudizio, la narrazione trasforma un’emozione individuale in sentimento che riguarda tutti gli esseri umani e l’essenza stessa dell’umanità. Palpitiamo per le vicende di David Copperfield e ci indigniamo per i soprusi che Oliver Twist subisce proprio come se fossimo noi stessi a subirli; leggiamo una prosa potente e innovativa, il primo esempio di “romanzo sociale”, l’inedita rappresentazione anti-romantica della vita reale dei poveri, dei diseredati e dei delinquenti che popolavano la Londra della rivoluzione industriale, la città terribilmente inquinata della metà dell’Ottocento in cui lo sfruttamento del lavoro infantile e la prostituzione minorile erano condizione scontata e largamente condivisa. 

Facile oggi affermare che Dickens è il “padre” della potente opera di denuncia sociale compiuta da Zola nei suoi romanzi e del suo coraggioso impegno politico in occasione del caso Dreyfus. Facilissimo accostarlo a Steinbeck, il cantore novecentesco degli sfruttati americani. Dickens è altro. Molto altro e infinitamente di più: è quello che si definisce un classico. Quel genere di cosa (letteratura, pittura, architettura, scultura, musica, paesaggio) che in virtù del miracoloso equilibrio raggiunto tra forma e contenuto annulla le barriere dello spazio e del tempo e ci inchioda alla pagina facendoci diventare noi stessi protagonisti della storia che stiamo leggendo. Ogni grande narratore ha la sua cifra stilistica e il proprio tono di voce. Inimmaginabile, ad esempio, aspettarsi ironia e sorriso da un altro straordinario protagonista dell’Ottocento quale è Fëdor Dostoevskij, narratore della colpa, del pentimento, del dolore nell’intricato svolgersi della psiche umana. Charles Dickens ha invece ricevuto dalla sorte il dono della pluralità dei registri narrativi. Nella sua opera non troveremo solo la condanna morale di una società feroce e spietata, il racconto di turpi vicende di miseria e sfruttamento, ma anche la satira dell’età vittoriana, un mondo di privilegi, ipocrisia e perbenismo ritratto con umorismo sottile nel delizioso Circolo Pickwick, opera prima pubblicata nel 1836 tuttora considerata uno dei capolavori della letteratura britannica. Invidio chi ancora l’abbia letto.

[/et_pb_text][slider_article max=”10″ _builder_version=”4.4.6″][/slider_article][/et_pb_column][/et_pb_row][/et_pb_section]

Condividi questo articolo

Leggi anche

Leggi tutti gli articoli
  • Icona
    Arte e Cultura
    26.04.2019

    Leonardo da Vinci, uomo dei nostri tempi

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Arte e Cultura
    27.04.2022

    Il cinema della pace e per la pace

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Arte e Cultura
    23.05.2023

    Lazarus, il testamento di David Bowie abbatte le barriere del nostro teatro

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Arte e Cultura
    27.02.2023

    Il ritorno di Frankenstein Junior: perché la parodia ci serve a sorridere delle [...]

    Leggi l'articolo

Tutti i consigli utili per innovare con lode

Iscriviti alla nostra newsletter

al trattamento di dati per la finalità dell’attività di marketing di vario tipo, inclusa la promozione di prodotti, servizi, distribuzione di materiale a carattere informativo, pubblicitario e promozionale, eventi, invio di newsletter e pubblicazioni come indicato nell’informativa.

© Centodieci 2025
| Privacy Policy & Cookie Policy | Feed RSS|Sitemap HTML|Dichiarazioni di accessibilità| A+ A-