Non ne vedi la fine, vero? 5 consigli per sbrigare il lavoro prima delle ferie
Di
Redazione Centodieci
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La fine di luglio, nei fatti, coincide con la fine dell’anno lavorativo. Si tornerà tutti più freschi (e più incasinati che mai) a settembre, intanto tocca portarsi avanti con disciplina, combattendo la voglia di essere altrove. Ecco 5 consigli che possono aiutarti a produrre e non gettare la spugna!
- Non pianificare troppo
Controintuitivo, giusto? Eppure è un segreto da apprendere. Se ti riempi calendario e agenda fino all’ultima riga non combinerai nulla, ti sentirai solo soverchiato. Resta essenziale e accetta i tuoi limiti. - Rispetta le scadenze
La cosa più facile che rischia di accaderci quando siamo esausti è finire in un loop di procrastinazione, dicendoci «lo faccio domani». È un’errore da dilettanti! Così facendo non otterrai altro che riempirti la testa di sensi di colpa. - Rifiuta
È anche vero che a luglio, un po’ come a dicembre, si susseguono gli eventi mondani: aperitivi, saluti, cene e feste rischiano però di lasciarci spossati, di rallentarci di giorno e, alla fine della fiera, renderci ancora più lenti al mattino. Non è necessario latitare, ma sapere dire di no almeno a qualcuno! - Lascia stare i social
Dio ci guardi dalle polemiche sui social se siamo pieni di lavoro. Avete mai provato a infilarvi una discussione? Ne siete probabilmente usciti dopo ore, duecento commenti e tanto sangue amaro. Anche se non litigate, non postate, fate come se foste pietre, scomparite fino a che non avete portato a termine quanto dovete fare. - Chiuditi a riccio (fino a che hai da fare)
Se sei in ufficio definisci dei confini, per esempio dì esplicitamente di non conversare con te fino a una certa ora, ché hai da fare (con grande garbo, ovviamente!). Se lavori da casa prova a non rispondere al telefono, alle mail e soprattutto alle chat fino a che non hai compiuto quanto dovevi.
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