Rispettare i buoni propositi di fine anno è complesso, è vero; ma di quali buoni propositi si parla? Occorre imparare a immaginare obiettivi piccoli, raggiungibili, che consentano di non complicarsi la vita ma, piuttosto, siano passibili di semplificarla. Ecco alcuni consigli per farlo.

  1. Puntiamo sull’ispirazione
    Cosa ci farebbe davvero stare meglio? Cosa stim0lerebbe maggiormente la nostra creatività e il nostro benessere? Ecco un punto importante dal quale partire. Miriamo al nostro nutrimento spirituale, innanzitutto. Mettiamo in secondo piano ciò che è materiale, per quanto sia difficile.
  2. Puntiamo sulla misurabilità
    Possiamo calcolare il nostro progresso? Possiamo confrontarci con dei dati? Rendiamo il taglio dei nostri traguardi personali più semplice dandoci dei tempi, lavorando sulle piccole soddisfazioni graduali.
  3. Puntiamo sull’intelligenza
    Un esempio concreto. Vogliamo davvero fare gli astronauti, ma non abbiamo mai infilato una tuta, né abbiamo studiato l’astronomia. Quindi? Da dove partiamo? Dalla formazione, per cominciare, cambiando il nostro percorso di vita poco alla volta per divenire preparati per l’impresa. Ecco un mindset vincente.
  4. Puntiamo sulla scarsità
    Meglio un solo proposito utile e semplice da implementare che dieci fumosi, impossibili da elaborare. Quando viene al self improvement, è meglio poco che troppo: less is more, come recita l’adagio.
  5. Puntiamo sulla costanza
    Evitiamo di procrastinare, finendo per sentirci oberati e sconfitti. Il segreto della riuscita è darsi da fare con costanza e lentezza, senza eccesso di zelo né lavatività.

Buon 2018!