Qual è il tuo «perché»? Te lo sei mai chiesto? Perché fai quello che fai? Cosa ti motiva profondamente? Ecco alcuni consigli per capirlo, passando da cosa non è il tuo perché.
- Il tuo perché non è il successo
È una cattiva idea pensare che fai quello che fai perché vuoi avere fama, essere riverito, essere cercato. Per narcisismo, insomma. Attenzione alle vittorie che si trasformano in polvere, poco dopo che le si è ottenute. - Il tuo perché non è un’ipotetica rivincita
Non voler arrivare in alto, o raggiungere i tuoi obiettivi, per fare del male del male a qualcuno. Farlo ti lascerebbe profondamente svuotato. - Il tuo perché non sono i soldi
I soldi sono importanti ma finiscono, vengono investiti, mutano forma fino a perdere d’importanza quando altre questioni si fanno più pressanti. Non crederci troppo. - Il tuo perché non è la tua passione
Non è sufficiente dire «lo faccio perché mi piace». Non è la passione il tuo motore, non confondere le due cose. - Il tuo perché sono gli altri
Alla fine, ecco la lezione: il tuo «perché», anche quando non ne sei cosciente, ha a che fare con l’impatto che hai sulle vite degli altri. Cosa puoi fare per portare avanti, nel tuo piccolo, il mondo e la società; cosa puoi fare per servire; per dare amore e rispetto. Gli altri quattro punti contano, ma nessuno di essi dovrebbe essere la tua sola benzina.