Stress, preoccupazione, paura, delusione. Oppure entusiasmo, slancio, allegria, carica. Non c’è nulla di male nel provare emozioni, e soprattutto non si può evitare di farlo. Si può, tuttavia, imparare a controllare in maniera più o meno rigida i propri sentimenti sul luogo di lavoro o quando ci si impegna in un certo compito. Si chiama self-regulation ed è provato che i leader migliori siano particolarmente efficaci nel costruire attorno a sé un ambiente a basso tasso di emotività, facendo attenzione innanzitutto al dominio dei loro stessi impulsi. Ecco quel che potrebbe occorrere anche a te per fare lo stesso.

  1. Rifletti
    Ci sono contesti nei quali siamo decisamente portati a lasciarci soverchiare dalle emozioni. Fa’ un respiro. Pensa bene al messaggio che vuoi dare ai tuoi impiegati, ai colleghi e al tuo capo.
  2. Accetta l’incertezza e il cambiamento
    È successo un macello e non è neppure colpa tua? Prima di subissare tutti con messaggi angosciati metti a tacere la tua ansia. È quasi certamente una cattiva consigliera. Scegli, piuttosto, le parole giuste per risolvere velocemente il problema e comunicare quanto serve.
  3. Costruisci legami a basso coefficiente emotivo
    Non ci si deve limitare per forza alle chiacchiere di circostanza, ma soppesare le proprie narrazioni può essere utile a mantenere un clima neutrale essenziale alla preservazione della produttività.
  4.  Gestisci i tuoi istinti
    Nessuno dovrebbe esserti visceralmente antipatico e non dovresti voler buttare le braccia al collo di nessuno.
    È complesso, ma puoi afferrare i tuoi impulsi, comprenderli e trasformarli in un asset positivo per la tua azienda, il tuo progetto, il tuo ufficio. Dalla manipolazione delle emozioni forti può emergere energia creativa.