• Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Public Program
  • Lezioni Italiane
  • Argomenti
  • Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Progetti speciali
  • Lezioni Italiane
  • Public Program
  • Centodieci Extra
  • Tipo di contenuto
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Webinar
  • Eventi
Immagine principale di: Distanziamento fisico e sociale
Icona
Empowerment

Distanziamento fisico e sociale

Monica Bormetti
Di Monica Bormetti
Digital wellness coach, mindfulness trainer e psicologa. Aiuta le persone a costruire e coltivare il proprio equilibrio interiore nell’era dell’iper-connessione digitale. Nei suoi percorsi e masterclass guida in particolare professioniste e professionisti a migliorare le proprie abitudini per avere più focus, tempo e benessere mentale. Organizza anche ritiri digital detox in cui accompagna gruppi di persone a disconnettersi per riconnettersi a sé. Nel 2017 fonda smartbreak.it, progetto che ha l’obiettivo di favorire un uso consapevole del digitale. Si tratta della prima realtà italiana a divulgare temi quali il digital detox e cultura digitale al lavoro. Nel 2018 esce il suo [...]
Scopri di più
Pubblicato il 21.05.2021 alle 9:12

Ormai da oltre un anno siamo soggetti al distanziamento sociale, o meglio fisico ma che poi ha una ripercussione sulla vita sociale. Questa circostanza crea un certo disagio a noi esseri umani che nasciamo e ci evolviamo nelle relazioni interpersonali. Stringere un legame con altre persone è alla base dell’evoluzione della nostra specie. Lo storico Yuval Noah Harari nel raccontare cosa ha permesso all’homo Sapiens di prevalere su altre specie pone l’accento sulla capacità di creare dei gruppi e quindi aggregarsi.

Con questo punto in mente capiamo bene come mai oggi stiamo vivendo con così tanta sofferenza le normative sul distanziamento sociale. A tal proposito il sociologo Mark Granovetter in un famoso articolo del 1973 ha condiviso la sua visione sui legami cosiddetti deboli e forti.

Legami deboli e forti

I legami forti sono caratterizzati da incontri costanti, frequenti e che sono sentimentalmente importanti. I legami forti sono quelli che abbiamo con gli amici più intimi e i familiari più stretti. In ambito lavorativo questi si riferiscono ai colleghi che incontriamo più frequentemente, perché sono parte dei nostri team o semplicemente vicini di scrivania. Questo tipo di legame ci aiuta a instaurare rapporti duraturi, con persone che sono dei nostri punti di riferimento e da cui facilmente riceviamo un sostegno in caso di necessità.

I legami deboli hanno un impatto emotivo minimo e sono meno frequenti e ravvicinati. Sono quelli che instauriamo con i conoscenti e con chi incontriamo occasionalmente. In ambito lavorativi i legami deboli sono quelli con i colleghi che si incrociano alla macchinetta del caffè o con cui saltuariamente abbiamo condiviso delle attività. Questo tipo di legame ci aiuta ad espandere i nostri orizzonti e a trovare soluzioni nuove ai problemi che abbiamo in quanto si tratta di persone più diverse da noi rispetto ai legami forti.

I legami deboli al lavoro

Entrambe le tipologie di legame sono utili e ci servono nella vita sia privata che lavorativa. La forza dei legami deboli però è centrale, anche nel proprio sviluppo professionale. Infatti l’analisi di Granovetter dimostra proprio come siano i legami deboli a permetterci di trovare un lavoro nuovo oppure semplicemente di trovare aiuto per risolvere un problema che abbiamo. L’opportunità di confrontarsi con qualcuno che abbia una background di studi, professionale, geografico o famigliare diverso dal nostro aumenta la possibilità di venire a conoscenza di qualcosa di nuovo per noi.

Oggi nelle aziende sono i legami deboli ad essere più colpiti mentre i legami forti si sono spesso rinforzati. Questo è dato dal fatto che online ci sono poche occasioni di incontro casuale con le persone con cui siamo un po’ più distanti. E d’altro canto tendiamo a sentirci sempre più frequentemente con le persone dello stesso team e quindi a rinforzare quel legame già forte. Il risultato è, per usare una metafora, che le relazioni in azienda si trasformano in un arcipelago di tante isolette con pochi collegamenti tra l’una e l’altra.

Prendersi cura dei legami deboli

In questo scenario però possiamo comunque fare qualcosa per migliorare i nostri legami deboli al lavoro. Tre strategie da implementare in azienda:

  • Organizzare dei momenti di conoscenza tra team solitamente lontani, in questo modo si favorisce la creazione di un collegamento che altrimenti non sarebbe avvenuto.
  • Creare occasioni informali di reciproca conoscenza in cui a turno ogni divisone aziendale presenta il proprio lavoro a chiunque voglia partecipare.
  • Favorire laddove è possibile la creazione di team formati da persone ogni volta diverse a seconda del tipo di progetto.
Condividi questo articolo

Leggi anche

Leggi tutti gli articoli
  • Icona
    Empowerment
    09.10.2018

    4 ragioni per cui lavorare fino a tardi è controproducente

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    13.07.2016

    Giudichiamo le nuove idee per la verità che portano, anche se non assomigliano [...]

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    27.06.2016

    Nessun vento è favorevole per il marinaio che non sa a quale porto [...]

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    04.03.2020

    Impara ad ascoltare, sarai la versione migliore di te

    Leggi l'articolo

Tutti i consigli utili per innovare con lode

Iscriviti alla nostra newsletter

al trattamento di dati per la finalità dell’attività di marketing di vario tipo, inclusa la promozione di prodotti, servizi, distribuzione di materiale a carattere informativo, pubblicitario e promozionale, eventi, invio di newsletter e pubblicazioni come indicato nell’informativa.

© Centodieci 2025
| Privacy Policy & Cookie Policy | Feed RSS|Sitemap HTML|Dichiarazioni di accessibilità| A+ A-