Voler controllare a tutti i costi il proprio corpo non è sempre una buona idea (è opportuno concedersi dei momenti di autentica espressione e libertà) ma vi sono conversazioni cruciali dove occorre essere attenti a cosa esprimiamo. Non con le parole: con i gesti. Con lo sguardo. Ecco cinque errori comuni da evitare. 

  1. Lo sguardo
    La timidezza, che talvolta si declina anche nel non riuscire a guardare l’altro negli occhi durante una conversazione, può essere trasformata in un’arma vincente. Il 67% delle persone, però, resta carente sull’eye contact che è molto importante per costruire un legame. Significa attenzione e ascolto.
  2. Il sorriso
    Non è intelligente imporre a nessuno di sorridere, ma mostrare i denti stretti è – in effetti – quasi un codice animale che indica mancanza di aggressione, pace, sodalizio. Il 47% delle persone non sorride, per esempio, durante un colloquio di lavoro.
  3. Cattiva postura
    Stare curvi non fa nemmeno bene alla salute, perché contribuisce a cronicizzare posizioni viziate. Stare dritti offre invece un messaggio immediato: disponibilità, attenzione, presenza di spirito. Il 33% della gente sta curva.
  4. Stretta di mano debole
    Comunica per forza di cose debolezza e lascia subito una cattiva impressione. Questa non è una cosa difficile da correggere, basta fare un pochino di attenzione. IL 26% delle persone hanno una stretta di mano molle.
  5. Toccarsi compulsivamente i capelli
    È un segnale di insicurezza che difficilmente passa inosservato. Anche qui, forse, è utile porre un pochino di controllo epr risultare più sicuri di sé e non distrarre l’interlocutore con molti gesti. Se lo fai non sei solo: sei in un 21%.