Porsi e porre le domande giuste è un’arte fondamentale utile a entrare nella mente e nel cuore degli altri, ma anche a leggere i propri. Potrà sembrare banale o scontato, ma lavorare sulla capacità di articolare i quesiti corretti è utile in ogni circostanza, che si tratti di lavoro o semplice conversazione empatica tra amici.
Ecco alcune domande da farsi.
- Perché l’ho/l’hai fatto?
La motivazione è esiziale. Non siamo robot, ma esseri umani senzienti che decidono raramente o mai sulla base del caso. Siamo solitamente mossi dalle emozioni o dalle necessità, e conoscere di cosa si tratta aiuta. - Cos’è successo?
Quando poniamo questo quesito incoraggiamo gli altri, o noi stessi, a narrativizzare le nostre esperienze ordinandole, dando loro senso. Chiediamo di fare un passo indietro e ricostruire una sequenza. - Cosa ne pensi?
Ecco la domanda che incoraggia ad articolare un’opinione, e possibilmente stimola ad apprendere e capire qualora non si sia sufficientemente ferrati su un determinato tema. - Come ti senti?
I sentimenti, lo stato d’animo e la gestione dell’intimità: ricordiamo di aprire finestre sul mondo altrui, anche facendo una domanda semplice ma sentita proprio come questa. - Cosa farai?
Una domanda che aiuta a proiettarsi nel futuro e identificare un piano di azione ancora più utile se espresso ad alta voce, e con un feedback immediato da chi ci sta davanti.