Procrastinare: a chi non è capitato? Esistono dei compiti e dei doveri che dovremmo svolgere subito eppure scegliamo di rimandare. La soluzione, però, esiste e consiste nell’interrogarsi con onestà sulle radici della nostra tendenza a posporre. Consiste, in altre parole, nel chiederci perché ritardiamo l’esecuzione di un certo dovere.

  1. Non sappiamo da dove iniziare
    A volte procrastiniamo perché non abbiamo, semplicemente capito. Cosa dovremmo fare esattamente? Come dovremmo farlo? In quali tempi, perché, per chi? Non avere le riposte a portata di mano ci può portare a non lavorare nei tempi prestabiliti.
  2. Siamo già pieni zeppi di cose da fare
    Comprensibile. “Posso farlo domani” oppure “Domani sarò più libero, potrò occuparmene” sono, in questo caso, pensieri all’ordine del giorno quando ci sentiamo soverchiati da montagne di lavoro.
  3. Non siamo minimamente interessati
    Possiamo essere molto appassionati al nostro lavoro, ma anche obbligati a sobbarcarcene parti davvero complesse e… noiose. Se qualcosa proprio non suscita il nostro interesse, e anzi ci tedia a dismisura, è facile che si finisca per lavarsene le mani. Ancora. E ancora. Fino a che non è troppo tardi.
  4. Abbiamo ancora un sacco di tempo a disposizione
    La deadline è lontanissima. Manca un mese. Mancano due mesi alla consegna di un grande progetto. Ok… Attenzione, però, a non arrivare senza aver fatto nulla a 24 ore dalla data di consegna.
  5. Abbiamo paura di sbagliare
    Allora non facciamo niente? Ottima pensata. Se c’è una via sicura e dritta per il fallimento, l’abbiamo trovata. Bene!
  6. Siamo pigri
    Forza e coraggio, una volta portato a termine il compito potremo tornare a essere pigri, e in maniera molto più spensierata!