• Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Public Program
  • Lezioni Italiane
  • Argomenti
  • Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Progetti speciali
  • Lezioni Italiane
  • Public Program
  • Centodieci Extra
  • Tipo di contenuto
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Webinar
  • Eventi
Immagine principale di: Le reti influenzano la nostra vita più di quanto pensiamo: l'impatto delle
Icona
Empowerment

Le reti influenzano la nostra vita più di quanto pensiamo: l’impatto delle reti personali, lavorative e creative

Stefano Besana
Di Stefano Besana
Digital e Future of Work Leader di EY, dove dirige anche il centro di esperienze trasformative wavespace, Stefano si occupa da oltre 12 anni di trasformazione organizzativa, digitale ed evoluzione dei modi di lavorare verso scenari maggiormente aperti, collaborativi, efficaci e partecipati.
Scopri di più
Pubblicato il 04.06.2021 alle 9:24

Lo dice molto bene Walter Isaacson, giornalista, scrittore e biografo: “La lezione principale da trarre dalla nascita dei computer è che l’innovazione è solitamente uno sforzo di gruppo, che coinvolge la collaborazione tra visionari e ingegneri, e che la creatività deriva da molte fonti. Solo nei libri di fiabe le invenzioni arrivano come un fulmine”.

L’innovazione è, quindi, un processo di rete: la creatività, la conoscenza e l’apprendimento sono tutti fenomeni che si basano sull’influenza della rete.

Non siete ancora convinti?

Pensiamo al fatto che Pizarro e Degas si iscrissero nel medesimo anno all’Ecole Des Beaux Arts, o al Café Guerbois di Parigi come luogo dove conobbero Cézanne e Renoir. Pensiamo a Schelling, Hölderlin ed Hegel che, a Tubinga, furono compagni di scuola, al fenomeno della group mind che, secondo la psicologia, emerge dalle jam sessioni di musicisti che riescono a produrre un artefatto nuovo senza essersi accordati i precedenza; alla Mittwochsgesellschaft, la società del mercoledì di Berlino, gruppo di pensatori liberali; o – ancora – al film Midnight in Paris di Woody Allen che riassume molto bene, anche se in modo fantasioso, la vivacità culturale di un epoca storica precisa. È quello che è successo anche per l’invenzione di Linux, da parte di Linus Torvalds, sviluppatasi in differenti distro a seconda delle specificità dei gruppi di sviluppatori; o a Wikipedia di Jimmy Wales, o le grandi community collaborative al servizio delle organizzazioni che consentono un cambiamento anche profondo dei modelli di lavorare.

Quello dell’innovazione e della creatività di rete è un fenomeno noto sia in sociologia, sia in psicologia. Le organizzazioni stanno cominciando – finalmente – ad interessarsene e a considerare i benefici che derivano dallo sfruttare in modo massivo le community.

È il caso di Lego Ideas (https://ideas.lego.com/) che beneficia del modello distribuito per raccogliere idee da tutti gli appassionati Lego e che premia con la realizzazione delle migliori idee e con una condivisione delle revenue. Un altro esempio è quello di Github, community di sviluppatori – ne conta oltre 65 milioni – provenienti da tutto il mondo (https://github.com/). All’interno delle mura organizzative si notano poi altrettanti esempi virtuosi che consentono a tutti i dipendenti di prendere parte al processo di innovazione e trasformazione.

All’interno delle community, infatti, le persone sono portatrici di conoscenza (tacita o esplicita) e di esperienze che possono essere fatte emergere grazie a strumenti e modelli di lavoro propri della rivoluzione digitale: i social network, in questo, sono un esempio illuminante di un modello in cui le persone possono esporre le proprie idee e pensieri in modo condiviso e semplice.

È un modello che ritroviamo nelle community online, nella fisica delle particelle (pensiamo al fenomeno dell’entanglement), nella nostra storia e nelle connessioni del nostro cervello.

La capacità di attivare queste reti, di attingere al sapere distribuito all’interno di esse è ciò che dobbiamo imparare a fare per disegnare un futuro (del lavoro e non solo) che sia sempre più a misura d’uomo e che sia in grado di ri-innovarsi in modo consistente.
È compito di tutti noi, quindi, costruire le condizioni affinché la collaborazione, le reti e la conoscenza si diffondano sulla base delle reti che la costituiscono per generare valore per l’intero ecosistema di cui siamo parte. Possiamo e dobbiamo “invitare” queste esperienze e costruire il contesto nel quale possano germogliare: non dimentichiamoci – infatti – che si tratta di un processo naturale.

Cerchiamo di non impedirlo!

Come sostiene anche George Siemens, padre del connettivismo: “Sapere oggi significa essere connessi. La conoscenza si muove troppo velocemente perché l’apprendimento sia solo un prodotto. Siamo abituati ad acquisire conoscenza avvicinandola a noi stessi. Siamo abituati a dire che la possediamo, che esiste nelle nostre teste. Non possiamo più dire di possedere tutto questo sapere individualmente. Dobbiamo depositarlo all’interno dei nostri amici, o della tecnologia”.

Condividi questo articolo

Leggi anche

Leggi tutti gli articoli
  • Icona
    Empowerment
    20.12.2017

    Per trovare lavoro in un mondo che cambia, porta ai colloqui idee e [...]

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    13.05.2016

    Sette semplici cose da fare e tre da non fare per aumentare da [...]

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    25.02.2016

    Il sorriso: l’accessorio che non dobbiamo mai dimenticare di portare con noi

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    09.02.2017

    Se vuoi costruire una società migliore, non commettere questi dieci errori

    Leggi l'articolo

Tutti i consigli utili per innovare con lode

Iscriviti alla nostra newsletter

al trattamento di dati per la finalità dell’attività di marketing di vario tipo, inclusa la promozione di prodotti, servizi, distribuzione di materiale a carattere informativo, pubblicitario e promozionale, eventi, invio di newsletter e pubblicazioni come indicato nell’informativa.

© Centodieci 2025
| Privacy Policy & Cookie Policy | Feed RSS|Sitemap HTML|Dichiarazioni di accessibilità| A+ A-