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Empowerment

L’impatto ambientale delle nostre abitudini digitali

Monica Bormetti
Di Monica Bormetti
Digital wellness coach, mindfulness trainer e psicologa. Aiuta le persone a costruire e coltivare il proprio equilibrio interiore nell’era dell’iper-connessione digitale. Nei suoi percorsi e masterclass guida in particolare professioniste e professionisti a migliorare le proprie abitudini per avere più focus, tempo e benessere mentale. Organizza anche ritiri digital detox in cui accompagna gruppi di persone a disconnettersi per riconnettersi a sé. Nel 2017 fonda smartbreak.it, progetto che ha l’obiettivo di favorire un uso consapevole del digitale. Si tratta della prima realtà italiana a divulgare temi quali il digital detox e cultura digitale al lavoro. Nel 2018 esce il suo [...]
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Pubblicato il 14.12.2021 alle 9:09

Negli ultimi anni le nostre vite private e lavorative si sono trasferite, molto, online. E spesso si è sentito raccontare come l’uso della tecnologia abbia permesso di contenere l’impatto ambientale per esempio grazie alla riduzione degli spostamenti. In questo articolo proviamo a mostrare un altro lato della medaglia. Infatti anche le nostre abitudini digitali hanno un’impronta ecologica. Proviamo a misurare alcuni nostri comportamenti digitali e le conseguenze sull’ambiente. 

I numeri dell’impronta ambientale delle nostre abitudini digitali

Elenchiamo qui alcuni dei numeri più significativi che descrivono l’impatto in termini di emissioni di CO2 di ciò che facciamo ogni giorno dai nostri dispositivi digitali.

  • Internet è responsabile del 3,7% delle emissioni globali di gas serra ogni anno, pari al settore dell’aviazione.
  • Ogni utente di Internet è responsabile di 414 kg di anidride carbonica all’anno.
  • Una ricerca su Google equivale a circa 0,2 grammi di CO2.
  • Inviare una sola e-mail al giorno costa 16.433 tonnellate di carbonio all’anno (come 81 voli dal Regno Unito a Madrid).
  • Lo streaming di un’ora di video alla settimana su tablet o smartphone consuma la stessa quantità di elettricità di due nuovi frigoriferi domestici.

Leggere questi numeri ci permette di renderci conto di ciò che significa per l’ambiente fare una video-chiamata invece di una semplice telefonata, piuttosto che di guardare video in streaming spesso o inviare e-mail e messaggi superflui. 

“I cinque miliardi di ascolti del video Despacito hanno consumato tanta elettricità quanta quanta Ciad, Guinea-Bissau, Somalia, Sierra Leone e Repubblica Centrafricana messi insieme in un anno. Le emissioni totali per lo streaming solo di quella canzone sono oltre 250.000 tonnellate di CO2.” Dice Rabih Bashroush di progetto EU Eureca.

Come ridurre l’impatto ambientale delle nostre abitudini digitali

Usare la rete è utile e spesso necessario per rimanere sia nel mondo del lavoro che per mantenere i nostri rapporti interpersonali. Quindi non possiamo pensare di uscire da internet di punto in bianco. Possiamo però adottare una serie di piccoli accorgimenti che vadano a ridurre l’impatto ambientale di ciò che facciamo al pc e smartphone. Qui sotto alcuni spunti. 

  • Disattiva l’auto-play nelle piattaforme video che usi in modo che a seguito di un video per esempio su YouTube non parta subito automaticamente quello successivo. 
  • Quando puoi prediligi contenuti audio a quelli video. 
  • Usa di più la TV, la trasmissione televisiva terrestre è più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alle attuali tecnologie di streaming.
  • Riduci le e-mail: limita “rispondi a tutti”, smetti di inviare “grazie” o e-mail di una o due parole, parla di persona.
  • Spegni il pc quando sai che non lo userai per le ore successive. 
  • Archivia i tuoi dati su un provider di cloud verde che funziona solo con fonti rinnovabili.
  • Scegli un motore di ricerca verde come Ecosia che pianta un albero ogni 45 ricerche eseguite.
  • Non comprare ogni volta un telefono nuovo, scegli i dispositivi ricondizionati o cerca di riparare il tuo cellulare per prolungarne la durata.
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