Uno dei doveri «morali» di chi progredisce sulla lunga scala della carriera è porgere una mano a chi vi si affaccia per la prima volta. Si può essere tentati di tenere tutto per sé, di dire: «Ho faticato talmente tanto per arrivare qui, adesso fatica tu»; ma non è un comportamento costruttivo né corretto, e alla lunga chi ci perde è chi rifiuta un aiuto. Negare il proprio, spesso improvviso, ruolo di mentori vuol dire perdere un alleato, un amico, un collega valido e formato. Ecco cosa fare per prendere sotto la propria ala, per così dire, un nuovo arrivato o chi è più giovane e meno scafato di noi.

  1. Scoprire cosa manca al nuovo arrivato
    È possibile che si tratti dei cosiddetti soft skill, o meglio capacità di relazionarsi all’altro in modo empatico. Molti giovani talenti pensano che l’umanità e la cortesia siano bastoni tra le ruote anziché propulsori, pensano che coltivare i rapporti umani sia una perdita di tempo e solo il risultato conti. Non potrebbero sbagliarsi di più, occorre farglielo capire senza paternalismi.
  2. Plasmare la forma mentis
    Una buona azienda ha solitamente una cultura aziendale che è fatta di precisi valori. È fondamentale educare i meno esperti al bagaglio culturale della propria azienda o del proprio modus operandi se si è imprenditori di se stessi, freelance o leader nel proprio campo.
  3. Promuovere la sicurezza in se stessi
    Sembra sciocco, ma molti errori vengono commessi perché non si è perfettamente in grado di dominare la propria ansia, perché si ha difficoltà ad accettare l’incertezza. Più grandi gli obiettivi, però, più accidentato il percorso. Occorre autoregolarsi, e questo va insegnato.
  4. Educare alla gestione corretta del tempo
    È molto complicato farlo; si impara a gestirsi con la pratica, l’attenzione, e l’ottimizzazione delle proprie risorse. Ci sono persone che non riescono a farlo nemmeno al tramonto della propria vita lavorativa. Chi invece ha la fortuna di aver appurato un metodo, lo passi, lo offra: la generosità è una carta vincente sul lavoro.