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Ecco le 5 «marce» (e la retromarcia) della vita e del lavoro
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Non siamo automobili, ma come le automobili possiamo immaginare di avere delle «marce» nel lavoro e nella vita. Eccole qui.
Prima marcia
Modalità di ricarica
Le persone di successo prendono sempre tempo per ricaricarsi in solitudine o con i propri cari. Se si va avanti e avanti a gran velocità la benzina finisce molto presto.
Seconda marcia
Connessione profonda
Oltre al processo di ricarica, è fondamentale un processo di connessione profonda con le persone cui vogliamo bene. È importante condividere, «svuotarsi», ascoltare gli altri e risaldare i legami che sono utili al mantenimento della nostra identità e serenità.
Terza marcia
Modalità sociale
Costruire relazioni anche legate al proprio lavoro è fondamentale. Si parla molto di networking, eppure non gli si dà sufficiente importanza. Le persone smuovono le montagne se c’è stima e affetto.
Quarta marcia
Resistenza ai troppi stimoli
Si è detto spesso che il multitasking sia un mito, eppure anche se siamo presi da un solo obiettivo da raggiungere occorre resistere all’eccesso di stimoli: chiamate, sms, notifiche di varia sorta, social network. Dobbiamo imparare a tenere ordinato il flusso di notizie e voci differenti.
Quinta marcia
«In the Zone»
È la modalità di lavoro in cui siamo molto concentrati su un determinato compito; siamo veloci, efficienti e lasciamo pochissimo margine d’errore. Siamo davvero produttivi quando abbiamo la quinta marcia ingranata e andiamo al massimo con il minimo sforzo.
Retromarcia
Fare un passo indietro
Non sempre si può spingere sull’acceleratore e andare a tutta birra; occorre anche, a volte, tornare sui propri passi e ragionare su quanto, magari, non è stato ben fatto. Prendersi la responsabilità dei propri errori, in altre parole, è essenziale.