Capita di trovarsi (allo stesso tavolo a pranzo, su un mezzo, o durante un certo evento) a fare le cosiddette “chiacchiere di circostanza”: quelle che somigliano più a una perdita di tempo che altro. Eppure anche i momenti in cui ci si sente costretti a parlare del più e del meno possono essere inaspettatamente forieri di nuovi legami e rapporti. Chissà?
Ecco come trarre il massimo dalle conversazioni improvvisate.

  1. Commenta il momento
    Può trattarsi della temperatura, del contesto, dell’arredo. Qualsiasi cosa va bene per rompere il ghiaccio: è il primo passo.
  2. Discuti un argomento di attualità o interesse generale
    Può trattarsi della notizia del giorno, di un evento di cronaca, di un fatto che tocca entrambi gli interlocutori. L’importante è stabilire terreno comune.
  3. Poni una domanda cui è possibile rispondere in molti modi
    È utile perché si lascia la libertà al proprio interlocutore di scegliere il proprio tema. Famiglia? Lavoro? Serata precedente? Viaggi? Tutto fa brodo.
  4. Evita i quesiti cui è possibile rispondere con “sì” o “no”
    Scegli, piuttosto, quelli aperti e passibili di ottenere una risposta articolata. Il che ci porta al punto successivo.
  5. Se invece ricevi un “sì” o “no” in ogni caso, chiedi di elaborare
    “E perché no?”, “Come mai?”. Mostrare interesse non è (quasi) mai un male.
  6. Porta il discorso su preferenze, gusti, talenti, competenze
    È qui che il legame – se potrà esistere – comincerà a cementarsi trasformando la conversazione di circostanza in qualcosa di diverso.
  7. Reagisci a quanto ti viene detto
    Mostra stupore, o fastidio, o ammirazione: non restare lì come un ciocco di legno, insomma. Usa l’empatia.
  8. Sii leggermente inappropriato
    Se va bene, trasformerai un momento come un altro in un istante più o meno memorabile.
  9. Segui le briciole dell’altro
    Cogli attentamente indizi per capire di cos’è che il tuo interlocutore vuole effettivamente parlare.
  10. Non fare a gara a chi parla di più
    Fatti un po’ da parte: ascoltare paga di più che mettersi in mostra.