Senza motivazione è molto difficile stare bene sul lavoro, ed è altrettanto complesso performare oltre il minimo aggiungendo il proprio ingegno e la propria energia necessari a ottenere risultati sorprendenti. Se ti senti stressato, stanco o appunto demotivato ecco dunque tre domande che potresti porti. Dalle risposte capirai dove e come migliorare.
- Sei uno che accetta le critiche, ma ti senti lodato a sufficienza?
Si dice che un buon capo dovrebbe fare cinque lodi ai suoi sottoposti per ogni feedback negativo (ma costruttivo). Senti che i tuoi sforzi sono riconosciuti? Senti che il tuo impegno viene «visto»? - Quanto ti percepisci «sostituibile»?
Se domani te ne andassi, o lasciassi il tuo impiego, cambierebbe qualcosa? Ti senti libero di dare, di creare, di generare novità oppure hai paura che un cambiamento potrebbe sconvolgere gli equilibri? Riesci a esprimere la tua opinione o la cosa ti spaventa? - Il tuo capo è un modello di vita per te? Lo ammiri?
Non è di certo obbligatorio ammirare il proprio capo e pensare che sia il migliore del mondo. Dovrebbe egli stesso, però, comportarsi cercando di essere esempio per i dipendenti e instaurare un’ottima atmosfera in ufficio. Bisognerebbe potersi rivolgere a lui, essere nelle condizioni di lavorare con trasparenza e all’occorrenza poterlo trattare con corretta informalità.