Mi occupo da quasi quattro lustri di divulgazione e public speaking, so che ti starai domandando quanto sia un lustro oppure per quale motivo io abbia utilizzato un’unità di misura così desueta… E ora ti starai domandando come mai ho utilizzato il termine desueto. Se andiamo avanti così non finiamo più.

Ho 7 regole interessanti per parlare in pubblico in modo naturale ed efficace. Se ti fa paura solo il pensiero di parlare davanti a tanta gente… vai avanti a leggere (please). Se pensi di essere già un buon oratore, dimmi se concordi o se hai qualcosa da aggiungere.

Regola 1 – Ricordati che parlare in pubblico è bello

Parlare davanti a tanta gente è un risparmio di tempo: parli una volta e tanti ti ascoltano. Di solito tutto ciò che ci fa risparmiare tempo ci piace, quindi il public speaking ci piace.

Non solo parole. Tutto di te comunica: pensieri, emozioni e gesti

Regola 2 – Ricordati che sei un tutt’uno

In ogni libro di comunicazione troverai interi capitoli che sezionano il linguaggio verbale, para-verbale e non verbale. Per non parlare di quei fanatici che pensano che divulgare a un pubblico non sia altro che un concatenamento di tecniche fredde e razionali. Tutto va bene, tutto è utile ma ricordati che tu sei Uno.
I tuoi pensieri, le tue parole, le tue emozioni e i tuoi gesti desiderano offrire lo stesso messaggio in armonia e semplicità.

Regola 3 – Finisci prima

All’inizio dichiara subito quanto durerà il tuo intervento e poi finisci in anticipo: non lo fa mai nessuno, quelli bravi sono puntuali e gli altri (molti, troppi) sforano. Il mio consiglio è quello di finire 5/10 minuti prima. Viene sempre molto apprezzato da tutti. Non sembrerà una tua mancanza non ti preoccupare.

Regola 4 – Ci vogliamo molto bene

Il tuo pubblico lo devi dividere in 2 gruppi:

  • Quelli che ti ascoltano con interesse ed entusiasmo
  • Quelli che ancora non sanno quanto sia interessante ed entusiasmante ciò che dici

Non esistono altri gruppi. Tutte le persone sono conquistabili, non crearti strane idee in testa.

Regola 5 – La regola dell’avanspettacolo

Tutti i grandi comici hanno una regola fondamentale: essere umili.
Ti immagini un comico che esordisce dicendo: “Buona sera, state zitti, ora vi faccio ridere perché io sono il più bravo”. Non riderebbe nessuno. Guai quindi a essere supponenti o a sentirsi i portatori della verità assoluta.
La giusta attitudine è quella di argomentare le proprie idee con l’unico intento di farle comprendere al pubblico. Starà ad ognuno di loro decidere se adottare o meno il nostro punto di vista.

Non essere schiavo delle slide: se diventano un peso, liberatene

Regola 6 – Se si chiamano supporti!!!

Se si chiamano supporti, ti devono necessariamente SU portare.
Le slide, i video, la lavagna, le tracce musicali, le dispense, gli esercizi… devono permetterti di essere più efficace nella tua esposizione e devono far crescere l’interesse per ciò che dici.
Non diventare schiavo delle slide, ma utilizzale quando servono e abbandonale quando sono un peso.

Regola 7 – Il fine ultimo

Tutto ciò che farai per abbellire, alleggerire, processare, facilitare ed esemplificare il tuo discorso avrà un solo fine: far arrivare le tue idee.
Se non hai idee o non le hai chiare o se non le hai approfondite, sii serio, evita di parlare.