Il tuo capo ti fa impazzire? Capita. È iracondo, alza la voce ma sai che tutto sommato accade perché è stressato e pieno di lavoro a sua volta. Come gestire la situazione? Come evitare di dare di matto e licenziarsi? Come trovare un modo di comunicare? Segui questi cinque consigli.

  1. Aspetta
    Il timing è tutto. Andare da lei o lui nel momento in cui è sommersa/o, in cui magari sta ricevendo un rimprovero dal suo stesso superiore o è nel bel mezzo di una riunione complicata sono evidentemente pessime idee. Occorre attendere: carpire l’umore e l’atmosfera. Occorre, insomma, empatia. È faticoso? Sì, ma litigare è ancora più faticoso.
  2. Rifletti bene prima di parlare
    Non fati prendere dalla rabbia, e soprattutto dall’impulsività che non porta mai buon consiglio. Controlla le tue emozioni, seleziona le parole giuste, non comportarti come un caterpillar con chi si comporta (di suo) come un caterpillar.
  3. Notifica tutto quello che non va (proprio tutto)
    Questa può sembrare controintuitiva, e se si ha un carattere introverso o riservato è tanto più difficile. Eppure va fatto: occorre tenere un costante filo diretto con il proprio capo, notificare tutto (tutto!) anche quando si è commesso un errore o qualcuno ha commesso un errore. Un capo nervoso è probabilmente un control freak, interpellalo e chiedi un consiglio, eventualmente, anche se lui non risponde.
  4. Gestisci il conflitto in modo professionale
    Non prenderla sul personale, nei limiti del possibile: lo stress e l’ira sono gli anelli di una catena che è in tuo potere spzzare.
  5. Assorbi correttamente il colpo
    Non portare il lavoro a casa, o finirai per vomitare sui tuoi cari tutto quello che non va con il capo che ti rende la vita difficile. Fatti una corazza: lascia i dissidi in ufficio, stacca letteralmente la spina, e l’emotività. Anche questo è perfettamente possibile con un po’ di impegno. I benefici in ballo sono molti.