Oggi le tecnologie danno la possibilità di ridefinire il lavoro ma soprattutto il modo di organizzarlo.  Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2018 i lavoratori dipendenti che usufruiscono del remote working sono 480.000, con una crescita del 20%. Anche nel privato registriamo la stessa tendenza.  Su un campione di 183 imprese con più di 250 addetti, è emerso che il 59% delle imprese ha introdotto tecnologie per supportare progetti di smart working. Secondo Mariano Corso, Responsabile scientifico dell’Osservatorio Smart Working, si stima un incremento di produttività del 15%, una riduzione del tasso di assenteismo pari al 20% e un miglioramento nel rapporto lavoro e vita privata. 

Lavorare da casa con i bambini è una soluzione possibile

Fino a qui i dati. Poter lavorare anche casa offre un indubbio vantaggio, quello della gestione del tempo che deve però essere ottimizzato in qualsiasi circostanza, anche d’estate quando le dinamiche familiari spesso cambiano a seguito della fine della scuola.  I campi estivi spesso sono costosi o non disponibili in agosto, i nonni abitano lontano, lavorare da casa con i bambini (magari piccoli) può diventare complicato ed anche estenuante.  

L’importanza di avere degli stimoli

Conciliare il lavoro da casa con un intrattenimento costruttivo per i bambini, può essere complicato ma non impossibile. L’Abecedarian Project, uno studio statunitense che da 45 anni studia 100 individui, ha pubblicato uno studio interessante. Dalla ricerca è emerso che gli adulti che erano stati seguiti e stimolati nei primi 5 anni di vita avevano maggiori probabilità di trovare un impiego a tempo pieno, di avere successo sul lavoro, di raggiungere un buon tenore di vita e di avere un rapporto equilibrato con i propri genitori. La parola d’ordine che emerge dallo studio è stimolare, emozioni, sensi, motricità.

Allenare l’autostima

Una delle attività che tengono impegnati i bambini e allo stesso tempo li stimolano nella manualità, è la preparazione dei biscotti, oppure delle collanine fatte con la pasta. Personalmente coinvolgo i miei figli spesso nella preparazione del cibo. Sbucciare i pistacchi, sgusciare le mazzancolle ma anche insegnare a gestire i propri spazi. La scrittrice giapponese Marie Kondò con il suo programma “facciamo ordine”, insegna in modo intelligente come gestire gli spazi nei cassetti, come piegare i vestiti. Sembrano attività semplici ma forniscono una stimolazione profonda a livello motorio, oculo-manuale, la capacità di concentrazione e forniscono nuovi canali di espressione di pensieri ed idee senza tralasciare il fatto che migliora l’autostima dei bambini sentendosi coinvolti nelle attività domestiche.