• Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Public Program
  • Lezioni Italiane
  • Argomenti
  • Arte e Cultura
  • Empowerment
  • Innovazione e Sostenibilità
  • Progetti speciali
  • Lezioni Italiane
  • Public Program
  • Centodieci Extra
  • Tipo di contenuto
  • Articoli
  • Video
  • Podcast
  • Webinar
  • Eventi
Immagine principale di: Sano ottimismo: come coltivarlo
Icona
Empowerment

Sano ottimismo: come coltivarlo

Monica Bormetti
Di Monica Bormetti
Digital wellness coach, mindfulness trainer e psicologa. Aiuta le persone a costruire e coltivare il proprio equilibrio interiore nell’era dell’iper-connessione digitale. Nei suoi percorsi e masterclass guida in particolare professioniste e professionisti a migliorare le proprie abitudini per avere più focus, tempo e benessere mentale. Organizza anche ritiri digital detox in cui accompagna gruppi di persone a disconnettersi per riconnettersi a sé. Nel 2017 fonda smartbreak.it, progetto che ha l’obiettivo di favorire un uso consapevole del digitale. Si tratta della prima realtà italiana a divulgare temi quali il digital detox e cultura digitale al lavoro. Nel 2018 esce il suo [...]
Scopri di più
Pubblicato il 28.07.2023 alle 9:30

Riconoscere e accettare le emozioni, anche quelle negative, è la chiave per vivere ogni giorno con positività

Quante volte ti è stato detto di vedere il bicchiere mezzo pieno? Specialmente in un periodo di difficoltà. A me molte, e spesso quando ascolto quella frase mi irrigidisco e la prima reazione che mi suscita è un pensiero tipo “Ma tu che ne sai di cosa sto passando? Il mio bicchiere non è mezzo pieno!”. Quindi il mio rapporto con l’ottimismo è sempre stato ambivalente: facile quando le cose vanno bene, difficile quando si incrinano. 

In questo articolo voglio parlare di ottimismo, ma in modo realistico, non come se fossimo in una favola di Walt Disney in cui il finale felice è assicurato. E per farlo parto da un concetto da smarcare subito per affrontare il tema in modo completo: la positività tossica. 

Positività tossica: cos’è e perché farci attenzione 

Si tratta di un termine che lo psicologo americano Lukin ha coniato nel 2019 in un suo articolo dal titolo appunto Toxic Positivity. Si tratta della tendenza a considerare il pensiero positivo come l’unico modo corretto e sano di vivere la vita. La positività tossica porta l’individuo a riconoscere e validare unicamente le emozioni e i pensieri positivi, escludendo gli stati d’animo negativi. Questo atteggiamento, oltre a essere fuorviante rispetto all’esperienza del mondo che facciamo nella nostra vita, è anche pericoloso perché ci allontana dalla parte di noi che sta soffrendo. Mentre riconoscere e accettare le emozioni, anche quelle negative, è fondamentale per orientarci verso un maggior benessere interiore e una percezione di auto-efficacia.

Ottimismo: una visione del mondo 

La Treccani definisce l’ottimismo come la disposizione psicologica che induce a scegliere e considerare prevalentemente i lati migliori della realtà, oppure ad attendersi uno sviluppo favorevole del corso degli eventi. Di questo quindi si tratta: una visione della vita e di ciò che ci accade che fa della predisposizione a enfatizzare ciò che di buono e di bello c’è nel mondo il suo punto di forza.

Come coltivare un sano ottimismo nella vita

Un costrutto psicologico che ci può aiutare a coltivare un sano ottimismo è il locus of control, ovvero il luogo attraverso cui si esercita il controllo nella propria vita. Si distingue in interno ed esterno. Il primo è di chi percepisce di avere pieno controllo della propria vita attraverso le sue azioni, mentre il secondo riguarda chi attribuisce il suo successo o fallimento a cause esterne come, per esempio, il destino. 

Avere un locus of control interno permette alle persone di assumere uno stile di pensiero che favorisce comportamenti orientati al raggiungimento dei propri obiettivi. Il nostro locus of control è determinato da vari aspetti: genetici, socio-culturali ed educativi rispetto al contesto in cui siamo cresciuti. 

Possiamo però allenarci per andare verso un locus of control interno. Un modo, semplice ma concreto, per farlo è chiedersi “Cosa posso fare io in questo situazione?” quando per esempio ci capita un problema e rischiamo di attivare un rimuginio mentale che ci rende pessimisti. 

In conclusione, quindi, l’ottimismo a ogni costo non è il sale della vita perché rischia di prendere la deriva della positività tossica. Però orientare la nostra mente verso ciò che possiamo fare, anche di piccolo ma concreto, di fronte ad una difficoltà è l’atteggiamento per andare verso un sano ottimismo.

Condividi questo articolo

Leggi anche

Leggi tutti gli articoli
  • Icona
    Empowerment
    12.07.2017

    La salvezza umana giace nelle mani dei creativi insoddisfatti

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    29.03.2016

    L’opera umana più bella è di essere utile al prossimo

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    29.03.2019

    Gestire il caos in un mondo fluido

    Leggi l'articolo
  • Icona
    Empowerment
    26.11.2014

    Creatività e semplicità unite sono la più potente arma di comunicazione di massa. [...]

    Leggi l'articolo

Tutti i consigli utili per innovare con lode

Iscriviti alla nostra newsletter

al trattamento di dati per la finalità dell’attività di marketing di vario tipo, inclusa la promozione di prodotti, servizi, distribuzione di materiale a carattere informativo, pubblicitario e promozionale, eventi, invio di newsletter e pubblicazioni come indicato nell’informativa.

© Centodieci 2025
| Privacy Policy & Cookie Policy | Feed RSS|Sitemap HTML|Dichiarazioni di accessibilità| A+ A-